Rimborsi Iva, 11 miliardi alle imprese. Befera: “Fate presto”

Il direttore dell’Agenzia delle Entrate invita i direttori regionali a impiegare tutte le risorse possibili per accelerare le pratiche dei rimborsi per dare liquidità alle aziende

Rimborsi fiscali a tempo di record per le imprese. È quanto richiesto espressamente dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, che ha scritto una lettera ai direttori regionali dell’ente affinché dedichino “ogni risorsa utile alla liquidazione dei rimborsi nei prossimi 4 mesi”. Nel 2013, ha spiegato Befera, l’Agenzia punta a erogare 11 miliardi di euro come rimborsi Iva in conto fiscale, denaro che servirà a rendere meno pesante quella crisi di liquidità che sta colpendo le aziende italiane. “Il volume dei crediti vantati nei confronti della P.a., nonché i lunghi tempi di pagamento, rischiano di compromettere il mantenimento dei livelli occupazionali delle aziende e rappresentano un ostacolo alla crescita del Paese”, scrive Befera nella lettera, che è stata anticipata dall’Ansa. In questo contesto, prosegue il direttore Befera, è importante che l’Agenzia “ponga in essere ogni utile iniziativa affinché i controlli e le disposizioni di pagamento dei rimborsi fiscali richiesti dalle imprese avvengano con la massima celerità”. Il Governo, spiega quindi il direttore, proprio per consentire all’Agenzia di fornire “un tangibile sostegno alle imprese per superare il difficile momento”, sta prevedendo consistenti accelerazioni negli stanziamenti per il pagamento dei rimborsi. “Per questo motivo – scrive – ritengo indispensabile che venga profuso il massimo impegno per rafforzare il presidio dei processi connessi alla liquidazione dei rimborsi fiscali, dedicando il maggior numero di risorse possibili alla loro lavorazione anche impiegando risorse dedicate attualmente ad altra attività”. Allo stato attuale i rimborsi Iva in conto fiscale già disposti sono pari a 2 miliardi di euro “ed è pertanto necessario che si proceda immediatamente alla lavorazione dei rimborsi richiesti e non ancora controllati”.

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