Quattordicesima ad aprile: l’iniziativa anti-crisi di Zeta Service

L’azienda annuncia la scelta di anticipare la retribuzione per sostenere le famiglie dei propri collaboratori

Quattordicesima anticipata ad aprile per offrire un sostegno alle famiglie dei collaboratori, molte delle quali hanno – in questo periodo di emergenza da coronavirus Covid19 – almeno un componente che si trova a lavorare in modalità ridotta o addirittura a non lavorare. È l’iniziativa annunciata da Zeta Service, società specializzata in paghe e amministrazione del personale in outsourcing, che erogherà anche i buoni pasti di marzo e dei mesi successivi anche per i dipendenti che lavorano dalla propria abitazione, seppur non previsti dal contratto.

Una scelta fortemente voluta dalla fondatrice dell’azienda e presidente, Silvia Bolzoni, che afferma: “In questo difficile momento, noi di Zeta Service dobbiamo riconoscere di essere più fortunati di molti altri lavoratori. In primo luogo, perché possiamo lavorare da casa e lo smart working era una formula già utilizzata da moltissimi dei nostri collaboratori, che ne usufruivano per alcuni giorni al mese, e, quindi, avevamo già tutte le capacità e gli strumenti necessari per proseguire le attività. Ma, soprattutto, svolgiamo un lavoro considerato essenziale, ancora di più in questa situazione difficile, e questo ha consentito all’azienda di mantenere attivo il suo core business che impiega la quasi totalità dei collaboratori”.

La decisione sulla mensilità aggiuntiva di giugno è stata presa, in parte, anche dal gruppo di elettronica di consumo Unieuro, che si è resa disponibile ad anticipare ai dipendenti in Cigd la quattordicesima mensilità di giugno, qualora l’erogazione dei sussidi pubblici dovesse subire ritardi significativi. Il management della società guidata dall’a.d. Giancarlo Nicosanti Monterastelli – che ha rinunciato volontariamente alla retribuzione integrale di aprile e maggio – ha inoltre deciso di decurtarsi lo stipendio, del 20% relativamente ai Chief e del 10% per gli altri dirigenti.

© Riproduzione riservata