Quanto vale, realmente, la Mille Miglia?

Qual è il ritorno economico e quanti sono gli appassionati presenti a Brescia in occasione della rievocazione storica della corsa? Un nuovo studio, sul modello ideato dal Mit di Boston, risponderà a queste domande

La Mille Miglia 2013 evento-cavia di una sperimentazione che, su di un modello ideato dal Mit di Boston, valuterà l’impatto economico (ma non solo) dei grandi eventi. È questa le vera grande novità della Mille Miglia, rievocazione storica della celebre corsa nata nel 1927 (e cancellata nel 1957) che giunge quest’anno alla 31esima edizione. Presentato alla vigilia della partenza da Brescia – dopo la “punzonatura”, il via è in programma in viale Venezia alle 18.45 del 16 maggio – il progetto, che sarà riproposto per il passaggio del Giro d’Italia e che vede coinvolti l’Ufficio statistica del Comune, due grossi operatori di telefonia e il Centro studi Dati Metodi e Sistemi dell’Università statale, permetterà di valutare la ricaduta dei due appuntamenti, sia dal ritorno economico per la città e i suoi operatori, sia dal punti di vista dell’immagine che verrà riportata a livello internazionale. Come? Innanzi tutto, si spiega in un articolo del quotidiano locale Brescia Oggi , attraverso una rilevazione delle centraline e del traffico di telefonate (senza ingerenze nella privacy) si calcolerà l’arrivo a Brescia degli appassionati (quanti e dove); nell’arco della giornata, inoltre, verranno sottoposti a oltre 400 passanti un questionario per valutare il gradimento della corsa. I risultati saranno utili sia all’amministrazione che agli stessi organizzatori nel rapporto con gli sponsor e, dopo i primi dati grezzi di giugno, saranno a disposizione per settembre. In tempo per preparare al meglio l’edizione 2014.

IL PERCORSO 2013I PARTECIPANTI

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