Pos obbligatorio? Ogni impresa dovrà sborsare 1.200 euro l’anno

A partire dal prossimo 30 giugno, aziende e lavoratori autonomi saranno tenuti ad accettare i pagamenti superiori ai 30 euro anche attraverso le carte di debito

Da lunedì 30 giugno 2014 le imprese e i lavoratori autonomi saranno obbligati ad accettare, per importi superiori ai 30 euro, pagamenti anche attraverso le carte di debito. In altre parole dovranno dotarsi del Pos. Una norma introdotta per ridurre l’incidenza dei pagamenti in nero, ma che sta facendo molto discutere. Sotto accusa i costi, decisamente importanti, ai quali dovranno far fronte coloro che si stanno attrezzando per attivare questa modalità di pagamento. Secondo le stime realizzate dalla Cgia di Mestre su un campione significativo di istituti di credito italiani, un’azienda con 100.000 euro di ricavo annuo, con il Pos, tra canone mensile, canone annuale e la percentuale di commissione sull’incasso, dovrà sostenere una spesa media annua di 1.200 euro.

Secondo il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi, non solo la norma obbliga le imprese artigianali a dotare di Pos ciascun dipendente e collaboratore, ma, rivolgendosi e a tutte le imprese che effettuano attività di vendita di prodotti e di prestazioni di servizi, non fa distinzione tra chi svolge le attività verso i privati oppure verso altri imprenditori o lavoratori autonomi. Inoltre, a rendere questa disposizione molto criticabile, continua la Cgia, vi è il fatto che dovranno dotarsi di Pos anche le imprese che pur lavorando con i privati ricevono normalmente pagamenti tramite bonifico.

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