Polemica sui costi dei Pos: solo per l’allaccio 150 euro

La stangata, per le imprese, potrebbe arrivare ad ammontare a 5 miliardi l’anno

All’assenza di sanzioni, si aggiunge un nuovo motivo per spingere commercianti, artigiani e professionisti a ignorare la richiesta di installazione dei Pos: i costi. Alti, troppo alti, soprattutto per le realtà imprenditoriali medio piccole. A ricostruire l’entità della spesa ci pensa la Federconsumatori insieme a Swg. Il primo onere è al momento stesso dell’installazione e attivazione del Pos: solo l’allaccio potrebbe costare fino a 150 euro. Se poi si decide di prendere a noleggio l’apparecchio, bisogna pagare da un minimo di 25/38 euro mensili, nel caso si scelga per un modello standard a rete fissa, fino a un massimo di 50/60 euro mensili, se si opta per un modello Gprs/Gsm. A questi bisogna poi aggiungere il costo del collegamento telefonico e le percentuali sulle transazioni, comprese tra le 0,5% e il 4%. Ci si guardi bene, poi, dal voler cambiare, in corso d’opera, il proprio Pos: la penale può arrivare a toccare i 200 euro. Insomma, complessivamente, le imprese italiane dovrebbero sborsare 5 miliardi di euro l’anno. “Una ‘tassa’ superiore per esborso al gettito dell’addizionale comunale dell’Irpef”, denuncia la Confesercenti “e che rischia di mettere in difficoltà le imprese proprio nel momento in cui si vedono i primi barlumi di ripresa”. A oggi, comunque, pare che il 69% degli italiani non installerà il Pos nel proprio luogo di lavoro.

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