Per l’Italia un debito pubblico da record: 126% del Pil

Secondo l’ultimo bollettino Eurostat, solo la Grecia supera il dato italiano che, come tutti i Paesi dell’Eurozona, risente della recessione economica

Il precedente record era dello scorso trimestre, quando il rapporto debito/Prodotto interno lordo dell’Italia aveva raggiunto il 123,7%, il più alto mai raggiunto dal 1995, quando si era attestato al 120,9. Ma i nuovi dati dell’Eurostat, appena pubblicati e riguardanti il secondo trimestre 2012, sono ancor più negativi: il nostro Paese registra un debito pubblico da record, pari al 126,1% del Pil e secondo solo alla Grecia (150,3%). Cifre ben superiori al rapporto debito/Pil consentito dal Patto di stabilità europeo, che fissa la soglia al 60%.Il dato italiano riflette la non felice situazione dell’Eurozona che, tra primo e secondo trimestre, ha visto ben 20 Stati membri aumentare il proprio debito (in questa particolare classifica l’Italia è ottava). Nonostante le misure di risanamento, ed escludendo anche i prestiti intergovernativi a favore dei Paesi sotto programma (1,6%), il rapporto debito/Pil nell’eurozona continua a salire, passando dall’88,2% di fine marzo al 90% di fine giugno. E anche nell’Ue nel suo complesso, il debito è passato dall’83,5% del primo trimestre all’84,9% del secondo. Unica nota positiva arriva dai dati Ocse sulle entrate fiscali del 2011 dove l’Italia si classifica al settimo posto (su 29 Stati membri disponibili) con circa nove punti percentuali (al 42,9%) sopra la media del 34% del Pil. A far meglio sono solo Norvegia (6à), Finlandia (5°), Belgio (4°), Francia (3°), Svezia (2°) e Danimarca (1°). Si delinea quindi una ripresa graduale degli introiti dopo i cali registrati con l’inizio della crisi.

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