Non c’è solo la tassa sulla fortuna, cosa cambia con il 2012

Un riepilogo sui principali aumenti, le nuove disposizioni su pensioni e fisco che sono entrate in vigore dal 1° gennaio

A fare notizia è stata soprattutto la cosiddetta tassa sulla fortuna (vedi box), ma con l’inizio del nuovo anno sono entrate in vigore nuove disposizioni che potrebbero influire sulla nostra vita quotidiana. Le novità riguardano sia i cittadini che le imprese. Il capitolo pensioni è quello che porta con sé le novità più corpose. Non si allontana solo l’età per la pensione, il 2012 decreta la fine del sistema pensionistico retributivo in favore di quello contributivo ‘pro rata’: le future pensioni verranno calcolate in base ai contributi effettivamente versati (il meccanismo si applica solo per i contributi versati a partire dal 1° gennaio 2012). Sempre in tema pensioni nel 2012 e nel 2013 a beneficiare della rivalutazione saranno gli assegni non superiori ai 1.402 euro al mese, mentre per la riscossione l’Inps ha inviato circa 450 mila lettere informando i pensionati di una piccola rivoluzione: chi gode di un assegno superiore ai mille euro non potrà più riceverlo in contanti, ma dovrà organizzarsi entro febbraio con un conto bancario o postale.In tema di conti corrente c’è anche l’azione di Sogei, società Ict del ministero dell’Economia e delle Finanze che con l’inizio del nuovo anno ha accesso a tutti i movimenti bancari, liquidi o in titoli; il supercomputer Serpico esaminerà 22 mila operazioni al secondo mettendo in evidenza eventuali anomalie e dando il via ad accertamenti.Non mancano gli ormai tradizionali appuntamenti con gli aumenti di autostrade, gas, luce (rialzi tra il 3 e il 5% circa) e benzina, mentre nuova disposizione è quella che riguarda le nostre case. Viene aumentato il valore delle nostre abitazioni (circa il 60%) per avvicinarlo ai valori di mercato in attesa del nuovo catasto. La novità avvantaggio soprattutto il Fisco che, su questo nuovo valore, chiederà l’importo dell’Imu (la nuova Ici) da applicare anche alle prime case (previste alcune detrazioni).

Cos’è la ‘tassa sulla fortuna’È una delle disposizioni della manovra di agosto (governo Berlusconi) finalizzata all’incasso di un miliardo di euro. Su come raggiungere questa somma la decisione è stata lasciata ai monopoli di Stato che, con tre decreti, hanno stabilito un prelievo pari al 6% su vincite superiori ai 500 euro (60 euro ogni mille vinti). Si tratta in pratica di un prelievo aggiuntivo a montepremi che sono già tassati dallo Stato. Il prelievo aggiuntivo riguarda le lotterie istantanee (Gratta e vinci), le videolotteries (slot machine collegate alla rete telematica dello Stato), il Superenalotto, il Superstar e Win For Life, restano fuori la Lotteria Italia, le scommesse, il poker e il casinò online, bingo e slot machine.

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