Manovra bocciata dall’Ue. Via alla procedura di infrazione

Deposito vincolato da 3,5 miliardi, manovre da 8-10 miliardi all’anno, sospensione dei finanziamenti europei: ecco che cosa ci aspetta

Non c’è stato alcun ripensamento dell’ultimo minuto. Come ormai tutti si aspettavano, la Commissione europea ha bocciato la manovra italiana per il 2019 e per la prima volta nella sua storia ha aperto una procedura d’infrazione per debito eccessivo. Prima di noi nessun altro Paese europeo l’aveva mai subita. A questo punto che cosa succederà? In realtà, per avere un quadro più preciso di quello che ci aspetta bisognerà attendere le prossime settimane e la possibile trattativa tra il nostro governo e le autorità di Bruxelles. Al momento, comunque, lo scenario appare tutt’altro che positivo. Nella migliore delle ipotesi all’Italia verranno imposte per alcuni anni tutta una serie di manovre correttive finalizzate alla riduzione dell’indebitamento. Manovre che ci costeranno almeno 8-10 miliardi all’anno. E forse sarà necessario anche un deposito di 3,5 miliardi, pari allo 0,2% del Pil, a garanzia degli obiettivi.

La procedura di infrazione verrà dettagliata nei prossimi mesi

Nella peggiore delle ipotesi, l’Europa potrebbe obbligarci ad adottare un piano “shock” di riduzione del debito pubblico, con un taglio che potrebbe arrivare anche 65 miliardi di euro l’anno e un monitoraggio strettissimo della finanza pubblica. Ma non finisce qui. Se il Governo non dovesse adeguarsi alle nuove indicazioni e non riuscisse ad adempiere pienamente ai suoi doveri, Bruxelles potrebbe decidere acquisire le somme depositate (fino allo 0,5% del Pil), di sospendere tutti i fondi strutturali e i finanziamenti agevolati attualmente in essere (una decina di miliardi l’anno). Non resta che attendere l’evolversi della situazione e vedere se e come la procedura di infrazione verrà applicata.

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