Manifatturiero italiano in crescita, delude l’Europa

L’indice Pmi che monitora l’attività del settore sale a 50,7 punti nel nostro Paese, al di sopra della media Ue, che cala a 50,3 punti

Buone notizie sul manifatturiero italiano. In base ai dati raccolti dall’Istituto Markit, che si basano sulle impressioni rilasciate dai direttori degli acquisti delle aziende, a settembre l’indice relativo al nostro Paese è salito a 50,7 punti, superando la soglia di 50 che separa la contrazione dall’espansione.

GERMANIA FERMA, L’EUROPA DELUDE. La buona notizia per l’Italia è accompagnata, però, dai rallentamenti registrati a livello europeo. L’indice Pmi che monitora l’attività del settore nell’intera Eurozona è sceso a 50,3 punti, contro i 50,5 della precedente stima flash e da 50,7 di agosto. Il Pmi, calcolato da Markit, tocca così i minimi di 14 mesi. In Francia il valore si attesta a 48,8 contro 46,9 di agosto, mentre la Germania resta ferma a 49,9.

SORPRESA GRAN BRETAGNA. Nel Regno Unito il settore manifatturiero rallenta inaspettatamente dopo 17 mesi. L’indice destagionalizzato è sceso a 51,6 a settembre, rispetto ai 52,2 di agosto. Gli economisti si aspettavano che l’indice salisse a 52,7.

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