Legge di stabilità, slitta l’esame in Senato. Accordo sui Comuni

Proroga richiesta dalla commissione Bilancio per concludere i lavori. Le principali novità contenute nel testo da presentare in Aula

Il testo definitivo della legge di stabilità non sarà esaminato dal Senato prima delle 18 di martedì 18 dicembre. È quanto annunciato dal presidente di turno dell’Aula, Rosi Mauro, che ha motivato la decisione, con la proroga richiesta dalla commissione Bilancio per concludere i lavori (il testo sarebbe dovuto arrivare in Senato alle 10 di questa mattina). Nella mattinata di oggi è stato risolto uno dei nodi che hanno rallentato la discussione in commissione: quello sulle risorse da destinare agli enti locali. Gli enti locali, secondo l’accordo raggiunto da governo e maggioranza, avranno a disposizione 1,4 miliardi in più nel 2013, 1,2 miliardi i Comuni e 200 milioni le Province. L’intesa tra partiti e governo prevede che i tagli ai Comuni delle ultime manovre si riducano di 250 milioni. La revisione del Patto di stabilità garantirà altri 800 milioni, di cui 20 ai Comuni che hanno adottato il bilancio consolidato e 180 milioni alle amministrazioni sotto i 5 mila abitanti. A queste risorse si aggiungeranno 150 milioni per aumentare la dote del Fondo di solidarietà, che serve a garantire i servizi essenziali nei comuni di minori dimensioni. In più, i minori vincoli di bilancio assicurano alle Province 200 milioni. Confermati, invece, gli 1,5 miliardi di minori trasferimenti alle Regioni. Fra le altre novità di ieri in commissione, anche la proroga per la riforma delle Province di un anno.

LE NOVITA’ PRINCIPALI DELLA LEGGE DI STABILITA’

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