Italia, cala di 10 punti la fiducia nella ripresa economica

Prospettive al ribasso per economia e redditi, resta positiva solo la propensione all’acquisto. Un risultato decisamente controtendenza rispetto all’Europa, dove l’indice di fiducia cresce di quattro punti. L’analisi di Gfk

Gli italiani sembrano avere poche speranze nella ripresa: a giugno l’indice di fiducia dei consumatori rilevato da GfK si è attestato a -31,3 punti, con un calo di 9,9 punti rispetto al mese di marzo. Si tratta della diminuzione più significativa registrata a livello europeo negli ultimi tre mesi. Lo studio – che prende in esame i 28 Paesi dell’Ue e coinvolge circa 40 mila persone – evidenzia come il trend positivo degli ultimi mesi del 2015 sembri ormai un ricordo lontano per l’Italia. A pesare sono sicuramente il persistere della crisi economica e finanziaria, l’arrivo di un elevato numero di migranti e l’andamento del tasso di disoccupazione che, pur avendo registrato un lieve calo negli ultimi mesi, rimane tra i più alti in Europa (11,5%). In calo anche le aspettative riguardanti economia e redditi, mentre resta positiva la propensione all’acquisto (in calo da marzo, ma comunque migliore rispetto allo scorso anno). Tra le ragioni che contribuiscono a questo risultato c’è sicuramente il livello ancora basso dei tassi di interesse, che consente di ottenere facilmente prestiti per effettuare acquisti di maggiore entità.

IL CONFRONTO CON L’EUROPA. Nel secondo trimestre del 2016, in Europa il dibattito si è concentrato soprattutto su tematiche locali: le elezioni in Austria e Spagna, le sanzioni alla Russia, le trattative sui nuovi pagamenti alla Grecia, il dramma dei migranti in Italia, ecc. Questo ha portato a una situazione molto eterogenea nei risultati dell’indice di fiducia dei consumatori. Tuttavia, nel complesso, l’indice è aumentato del 4,1 punti percentuali nel periodo compreso da marzo a giugno 2016, raggiungendo 13,1 punti, il valore più alto da marzo 2008.

CAPITOLO BREXIT. Uno dei temi più caldi, soprattutto nel mese di giugno, è stato il referendum sull’Ue tenutosi in Gran Bretagna. Tuttavia, l’indice di fiducia dei consumatori qui presentato non è stato influenzato dal “sì” alla Brexit, in quanto la rilevazione è precedente al voto del 23 giugno. Per i prossimi mesi, comunque, è ragionevole attendersi che le attuali insicurezze sui mercati finanziari influenzeranno anche ai consumatori europei. Su questo tema, GfK ha realizzato recentemente un sondaggio in Gran Bretagna per misurare le reazioni alla Brexit nel periodo immediatamente successivo al voto. I risultati mostrano una diminuzione di 8 punti dell’indice di fiducia, che arriva a toccare i -9 punti: si tratta del calo più significativo registrato dal 1994.

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