Spesso ce ne dimentichiamo, ma anche gli italiani sono un popolo che ama emigrare. In molti Paesi del mondo ci sono piccole o grandi comunità di nostri connazionali espatriati. Al momento, una delle più numerose e vitali si trova in Ungheria. Se nel 2010 le imprese italiane nel Paese ai confini con l’Austria e l’Ungheria crescevano a un ritmo di 10 o 15 al mese, nel 2018 sono aumentate al ritmo di una al giorno. Complessivamente, oggi questo Stato ospita oltre 2.800 aziende italiane: il 62% si trova a Budapest. Nella capitale ungherese, infatti, sono circa 1.800 le società di medie e grandi dimensioni a guida italiana. Ma per quali ragioni si sta verificando questo vero e proprio boom? Sicuramente un ruolo determinante è giocato dagli importanti vantaggi fiscali. L’imposta sul reddito delle società, infatti, ammonta al 9%: è una delle più basse in Europa. Al lordo delle tasse locali, gli imprenditori in Ungheria pagano il 10,8%.
Il settore che vede la presenza più massiccia di imprenditori italiani a Budapest è quello del commercio all’ingrosso e al dettaglio, che conta in tutto 1.066 imprese italiane. Seguono poi le attività immobiliari (435), manifatturiere (336) e professionali (291). Nella maggior parte dei casi si tratta di aziende medie e piccole. Le imprese con oltre 250 dipendenti sono solo lo 0,5% del totale: proprio come avviene in Italia. Tra i marchi italiani noti presenti in Ungheria ci sono Calzedonia, Fiat, Ferrero, Selex e Prysmian.
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