Il cinema perde spettatori, Napolitano: “Valorizzare la cultura per il rilancio del Paese”

Anche per il 2012 si prevede un calo degli incassi nelle sale pari al 12%, il presidente della Repubblica invita a valorizzare il settore che “può contribuire a ridare fiducia a noi stessi e riguadagnare quella degli altri”

Dopo un 2011 negativo sul fronte incassi, il cinema italiano potrebbe chiudere l’anno in corso con una nuova calo nel fatturato pari al 12%. È quanto annunciato da Roberto Cecchi, sottosegretario ai Beni e alle Attività Culturali, che ha delineato un anno di luci e ombre per il settore cinematografico dove si è prodotto di più (da 146 film del 2010 a 155 nel 2011), ma si è registrato un calo sia del numero di spettatori (da 109 milioni a 101) che di incassi (da 734 a 661 milioni). Parlando in occasione della tradizionale presentazione dei candidati ai David di Donatello al presidente della Repubblica, Cecchi ha trovato parole di conforto da parte di Giorgio Napolitano che ha sottolineato come il rilancio per il Paese passi attraverso la valorizzazione della cultura. “Noi stiamo vivendo tempi difficili, lo sanno tutti – ha dichiarato Napolitano – La politica è in affanno, e le nostre società sono in affanno in tutta Europa. Dobbiamo cercare un rilancio, e credo che questo rilancio, per quel che riguarda anche le prospettive di sviluppo del Paese, passi attraverso la valorizzazione della cultura. Per uscire dalla crisi – ha aggiunto – abbiamo bisogno di recuperare fiducia in noi stessi e di recuperare la fiducia degli altri. Credo che il cinema possa contribuire a tutte e due le cose: a ridare a noi fiducia in noi stessi, e a riguadagnare la fiducia degli altri”.

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