Un nuovo modo di pensare, un’immensa revisione contabile complessa avviata dall’amministrazione federale statunitense per ricalcolare il Prodotto interno lordo del Paese che, da domani, includerà anche il potenziale economico di opere d’ingegno come film, serie Tv, e altre forme d’arte. L’obiettivo, come spiegano gli economisti dagli Stati Uniti, è quello di assegnare un valore economico alla creatività e ai fattori immateriali dell’economia. Attenzione, però: non si tratta del Pil della felicità ma di un sistema che si occupa di fatturato. “Non valutiamo le opere, misuriamo i possibili incassi”, spiegano gli statistici del Bureau of Economic Analysis (l’Istat americano). Domani verranno riclassificati tutti i dati del Pil Usa dal 1929 a oggi e si prevede una stima complessiva del Pil Usa più alta di almeno il 2,7% rispetto ai vecchi criteri.
© Riproduzione riservataGli Stati Uniti rivoluzionano il Pil, conteggiati anche film e serie Tv
Annunciata la più grande revisione statistica degli ultimi decenni. La stima del valore economico delle varie forme d’arte saranno inserite all’interno del reddito nazionale