Germania patria delle disuguaglianze sociali

Tra il 2010 e il 2014 ricchezza in aumento, ma solo per le fasce alte della popolazione

La Germania è sempre più ricca, ma aumentano anche le disuguaglianze sociali nella locomotiva d’Europa. Lo certificano i dati della ricerca Households and their finances elaborati nell’ultimo bollettino della Bundesbank: se tra il 2010 e il 2014 il reddito medio è aumentato, è cresciuta anche la quota di ricchezza posseduta dalla fascia più alta (il 10%) della popolazione. «La diseguaglianza nella ricchezza è ancora relativamente pronunciata in Germania», sintetizza la banca centrale

«La persistenza dei bassi tassi di interesse sui risparmi e l’aumento dei prezzi delle proprietà immobiliari e delle azioni non sembra aver avuto un grande impatto nella distribuzione della ricchezza fra il 2010 e il 2014», scrivono i ricercatori. In quattro anni la quota di ricchezza concentrata nelle famiglie più floride è cresciuta dal 59,2% del 2010 al 59,8%.

La ricchezza netta è aumentata arrivando a 214.500 euro a cittadino, a fronte dei 195.000 del 2010, ma il 74% dei tedeschi è al di sotto del dato medio. La ricchezza mediana, ossia il valore centrale fra il reddito più alto e quello più basso, è infatti di 60.400 euro nel 2014 (a fronte dei 51.400 del 2010). L’indice Gini delle disuguaglianze raggiunge così quota 76 (su un massimo di cento), immutato negli ultimi anni.

Il 45% delle famiglie è indebitato, il 21% delle quali ha un mutuo e sugli altri gravano debiti studenteschi, carte di credito o credito al consumo. Nel 9% dei casi considerati, i debiti superano la ricchezza lorda.

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