Findomestic, consumi delle famiglie ancora in calo

Spesa alimentare ancora debole. Male il settore delle automobile, si spende soprattutto per acquistare beni durevoli per la casa. Niente spesi folli neanche per il Natale, ci si concentrerà su pochi regali

Le famiglie italiane non sono ancora uscite dalla crisi, i consumi continuano,infatti, a calare. Nel 2010 non è aumentata né la spesa alimentare, né quella per i beni durevoli. Molto male il settore dell’auto.Questi i principali risultati della diciassettesima edizione dell’Osservatorio annuale di Findomestic Banca. Secondo lo studio i consumi delle famiglie permangono, anche per questo 2010, difficoltosi. A testimoniare il trend negativo, in primo luogo, l’andamento della spesa alimentare, che dopo due anni di calo dei volumi continua a mantenersi debole. Le famiglie reagiscono adottando nuovi modelli di consumo: sono più selettive nelle scelte d’acquisto, cercano di eliminare ogni forma di spreco e si orientano verso quei canali distributivi che offrono loro maggiori possibilità di risparmio. Per quanto riguarda i beni durevoli dopo il risultato positivo del primo trimestre 2010, già a partire dal secondo, l’andamento dei consumi è diventato negativo. Nella media annua la domanda di beni durevoli si è assestata sui volumi del 2009, a fronte di una diminuzione dei prezzi. Le famiglie italiane hanno concentrato i loro acquisti su beni dedicati alla casa, in particolare dai settori a più forte innovazione come l’elettronica di consumo (tv e decoder +29% nei primi 9 mesi dell’anno), la fotografia e gli elettrodomestici bianchi (+4%). Niente spese folli comunque. Il bilancio della crisi risulta particolarmente negativo per la spesa dedicata ai veicoli. Dopo la contrazione del biennio 2008-2009, anche il 2010 si chiude con una diminuzione degli acquisti da parte delle famiglie. Per il 2010 l’Osservatorio stima infatti una significativa contrazione del mercato (-6,2% in valore), interamente imputabile al calo dei volumi domandati (-11,7%), mentre i prezzi medi sono tornati a crescere del 6,2%. Si stima che, per la prima volta al 1996 il numero di immatricolazioni di auto nuove (-10,4%) risulti inferiore a 2 milioni. E per il prossimo Natale? Anche le previsioni per le prossime festività risentono di questo clima nuvoloso. Secondo l’Osservatorio il 58% degli italiani pensa di spendere per i regali più o meno come lo scorso Natale, solo l’8% ha in programma di spendere un po’ di più, mentre il 12% intende diminuire di molto il budget per i regali eispetto al 2009. Si preannuncia quindi un Natale intimista: regali solo per le persone più care e tempo speso principalmente per la famiglia o gli svaghi.

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