Expo Milano 2015, gli stranieri spendono il 29% in più

I dati Visa Europe sulle transazioni nel capoluogo meneghino nei primi due mesi dell'evento: 190 milioni pagati in 1,3 milioni di operazioni transfrontaliere. In testa Usa, Cina Uk, Francia e Russia

Le spese transfrontaliere con carta di credito a Milano sono aumentate di quasi il 30% nei primi due mesi di Expo. A dirlo sono i dati Visa Europe di maggio e giugno che hanno registrato 189,7 milioni pagati – +28,6% rispetto al 2014 – in 1,29 milioni di operazioni. Il settore più premiato è quello della moda/abbigliamento, con volumi totali pari a 32,8 milioni di euro, in incremento del 16%. Seguono gli alberghi e le strutture ricettive con 29,4 milioni, in crescita del 39,5% rispetto all’anno scorso. Terzo posto per i ristoranti: 10,8 milioni e 42,3% in più. Chiudono la top 5 i negozi al dettaglio (14,8 milioni, +32,4%) e vie centrali di Milano (5,5 milioni, +17,1%).

PAESI. Tra i Paesi più spendaccioni, in testa ci sono Usa e Cina che occupano le prime due posizioni rispettivamente con 18,9 milioni e 18,5 milioni pagati nel capoluogo lombardo. Per i cittadini americani si tratta di un +47%, mentre i visitatori cinesi hanno fatto registrare addirittura un +166% anno su anno. Seguono i britannici (+82% per 17,5 milioni di euro), davanti ai francesi (16,7 milioni, +60%) e ai russi che, nonostante i 14,9 milioni di shopping, sconta un -26,1% dovuta alla recessione in atto nel Paese (male anche la Svizzera, -8,5% con 13 milioni di pagamenti).

ITALIA. Per quanto riguarda il dato complessivo su tutto il territorio italiano, le spese da parte dei consumatori stranieri si attestano a 1,4 miliardi di euro totali, con maggio 2015 più performante, a quota 869,7 milioni di euro (+19%), mentre giugno 2015 registra una spesa pari a 535,1 milioni di euro. I risultati del bimestre maggio-giugno 2015 rilevati nella città di Milano mostrerebbero quindi un “effetto Expo” che sembra aver portato benefici non solo alla città di Milano, ma anche al resto del territorio della Penisola, anche considerando che la crescita in termini percentuali dello speso dei consumatori esteri nel primo trimestre in tutta Italia si era fermata al 6,5%.

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