Crociere, i passeggeri crescono nonostante i guai

Gli incidenti degli ultimi anni non frenano la ripresa: l’osservatorio Risposte Turismo stima una crescita del 5,4% sul 2014. Civitavecchia, Venezia e Napoli gli scali più visitati

Buone notizie dal settore Crociere. Nonostante i diversi e tragici incidenti degli ultimi anni (tra cui l’ultimo drammatico attentato di Tunisi), il traffico crocieristico nel 2015 tornerà a crescere, dopo la brusca frenata dello scorso anno. Lo Speciale Crociere 2015, pubblicazione dedicata all’analisi dell’andamento del settore in Italia realizzata dall’osservatorio Risposte Turismo, ha infatti stimato il movimento nei porti italiani in circa 10,9 milioni di passeggeri movimentati, +5,4% sul 2014.

I DATI. Un 2014 in cui, specifica l’indagine, la flessione rispetto all’anno precedente era stata dell’ 8,2%, in cui solo la Liguria aveva ottenuto buoni risultati a livello regionale. Una Liguria che, in queste nuove stime, non a caso piazza due città nella top 5 degli scali (Savona e Genova), categoria in cui però sono Civitavecchia, Venezia e Napoli a occupare i primi tre gradini del podio con rispettivamente 2,3 milioni (+9,6%), 1,5 milioni (-10%) e 1,2 milioni (+7,7%) di passeggeri movimentati.

LE REAZIONI. Dati che, insomma, certificano la ripresa del mercato crocieristico nazionale, già annunciata lo scorso ottobre a Napoli in occasione della quarta edizione di Italian Cruise Day. «Con alcune interessanti scelte di deployment delle compagnie – ha commentato Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo – l’Italia tornerà nel 2015 a registrare movimenti di traffico in crescita sull’anno precedente. Sono alcuni esempi la Allure of the Seas di Royal Caribbean con scali regolari a Napoli, Civitavecchia e La Spezia, la Preziosa e la Divina di MSC Crociere itineranti nel Mediterraneo occidentale, fino alle novità rappresentate dall’overnight di Costa Mediterranea a Trieste o la MSC Magnifica a Brindisi. La riflessione prima, e l’azione poi, dovranno essere puntate a come far si che questa ripresa possa trovare consolidamento nei prossimi anni, consentendo, e giustificando, nuovi investimenti tanto sul fronte delle compagnie quanto su quello dei porti».

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