Costi per l’auto nuova detraibili, la proposta Unrae per rilanciare i consumi

Il presidente Massimo Nordio: “La misura porterebbe vantaggi anche per sicurezza e mobilità, senza pesare sulle casse dello Stato”

Dopo una crisi che ha dimezzato il mercato dell’auto, la ripresa nelle vendite registrata in Italia nel corso dell’anno non può che essere accolta con ottimismo dai costruttori. Ma non basta. La ripresa è dovuta soprattutto alla spinta delle auto aziendali, mentre molte famiglie che hanno la necessità di un’auto nuova non possono o non vogliono ancora affrontare la spesa.L’ultima proposta per rilanciare i consumi in un settore strategico per l’industria italiana arriva da Massimo Nordio, presidente Unrae (associazione di rappresentanza dei costruttori esteri) e amministratore delegato di Volkswagen Italia: rendere detraibile una parte dei costi di acquisto delle nuove vetture. Una misura che, sottolinea Nordio in un’intervista a Il Messaggero, “è già stata fatta in altri settori e soprattutto ha portato notevoli benefici all’edilizia con le ristrutturazioni.

VANTAGGI PER CHI ROTTAMA. La misura riguarderebbe solo le vetture con emissioni fino a 120 g/Km di CO2 con la contestuale rottamazione di una Euro 0, 1 o 2. La detraibilità dell’acquisto potrebbe essere pari al 10% del costo di acquisto per un massimo di 2 mila euro in quattro anni. “Chiediamo alle famiglie – aggiunge Nordio – di aiutarci ad aiutarle a far rispettare il diritto alla mobilità con vantaggi per sicurezza e ambiente e senza pesare sulle casse dello Stato che, anzi, ci guadagnerebbe da tutti i punti di vista con la ripresa di un settore strategico.

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