Coronavirus, Goldman Sachs vede la recessione: Europa a -1,7% nel 2020

Le previsioni della banca d'affari statunitense sono negative per tutti i principali Paesi del Vecchio Continente, nere per l'Italia. Previsto un rimbalzo del Pil nel 2021

In sintesi? Il 2020 sarà un annus horribilis. Non serviva certo Goldman Sachs per prevedere che la pandemia da coronavirus lascerà un solco profondo sull’economia globale, ma il team europeo della banca d’affari americana ha provato a stimare l’impatto sul Pil dei principali Paesi del Vecchio Continente, alle prese con emergenza sanitaria e restrizioni (non solo economiche) dovute alla diffusione del virus Covid-19.

Secondo Goldman Sachs, l’Europa registrerà una contrazione del Pil pari all’1,7% rispetto al +1% previsto precedentemente. La recessione coinvolgerà tutte le principali economie dell’area Ue, dalla Germania (-1,9% anziché +0,9%) alla Francia (-0,9% invece di +1,1%), alla Spagna (-1,3% anziché +1,8%). Sarà tuttavia l’economia italiana – già in difficoltà prima dell’epidemia – a pagare il conto più salato: se le previsioni di crescita di qualche settimana fa registravano un flebile +0,2%, ora la chiusura del 2020 vede un Pil dell’Italia in calo del 3,4%.

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La luce in fondo al tunnel? Le previsioni per il 2021, quando si prevede un rimbalzo per tutte le economie dell’Eurozona. L’Italia il prossimo anno dovrebbe registrare una crescita del Pil pari al 3,5%, la stessa dell’intera Eurozona, inferiore a quella di Germania (+3,6%) e Spagna (+4,3%) ma superiore a quella della Francia (+3%).

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