Contraffazione, un business da 461 miliardi di dollari

Tra i prodotti più copiati le scarpe Nike, gli occhiali Ray-Ban, le borse Louis Vuitton e gli orologi Rolex. Tra i paesi più colpiti: America, Italia e Francia

Quanto vale il mercato del falso? Come l’intero export italiano del 2013 o tutto l’indotto dell’economia austriaca. Più precisamente, il suo valore è arrivato a toccare i 461 miliardi di dollari nel 2013. Il dato è stato ufficializzato dall’Ocse e vede tra i beni maggiormente falsificati le scarpe Nike, gli occhiali Ray Ban, le borse Louis Vuitton e gli orologi Rolex. La recessione, dunque, non solo non sembra ostacolare il comparto dei falsi, ma addirittura lo promuoverebbe in quanto i beni contraffatti risultano abbordabili anche dalle persone indigenti. La stessa Ocse sottolinea che in soli cinque anni, ossia dal 2008 (anno della recessione) al 2013, il valore del mercato del falso è più che raddoppiato.

IL VOLANO È L’E-COMMERCE. E dire che i controlli non mancano, soprattutto in dogana. A rendere possibile lo smercio di questi beni contraffatti sarebbe internet: grazie all’e-commerce, la maggior parte dei prodotti viene spedita direttamente a casa. La percentuale dei falsi dell’e-commerce arriverebbe al 60% tanto che meno di un prodotto su dieci approda alla dogana su un camion. Da qui, l’impossibilità di controllare tutti i pacchetti che viaggiano per posta o per corriere.

I PAESI PIÙ COLPITI. I prodotti più falsificati sono americani: il 20% dei sequestri riguarda beni provenienti dagli Usa. Al secondo posto l’Italia, a quota 14,6%, seguita dalla Francia, con il 12,1%. Quanto invece ai contraffattori, spesso i falsi sono realizzati in Cina e Hong Kong: la loro “specialità” sarebbero orologi, scarpe e pelletteria. I turchi invece si sarebbero distinti soprattutto nel falsificare profumi e abbigliamento. Risulterebbe molta attiva nel campo dei falsi anche l’isola di Tokelau, nel mezzo dell’Oceano Pacifico.

© Riproduzione riservata