Con Gucci il lusso si mette in rete

I fornitori del marchio fiorentino aggregati in reti d’impresa. Efficienza produttiva, innovazione tecnologica e standard di qualità e sicurezza gli obiettivi da perseguire

Valorizzare l’eccellenza delle realtà imprenditoriali della propria filiera. É questo l’obiettivo con il quale il marchio fiorentino del lusso ha spinto i propri fornitori a fare sistema. Il risultato sono tre reti d’impresa, sponsorizzate da Gucci con l’apporto di Confindustria Firenze, specializzate nelle filiere della piccola pelletteria, borsetteria e valigeria. In tutto 24 PMI (fornitrici Gucci di primo e secondo livello), che complessivamente fatturano 76 milioni di euro e impiegano 635 persone, che si aggregano per il perseguimento di obiettivi comuni: coordinare in modo più efficiente le attività nell’ambito del processo produttivo; attivare investimenti comuni in innovazione tecnologica e organizzativa e garantire la condivisione di elevati standard di qualità e sicurezza. Grazie alla forza delle reti, le imprese potranno migliorare la qualità del credito e agire unitamente per rafforzare la propria posizione finanziaria e far crescere il business. Un’attività di formazione più strutturata permetterà, inoltre, alle imprese delle reti di beneficiare in modo sinergico di un know-how condiviso. Gucci avrà il ruolo di facilitatore, soggetto di indirizzo e scambio di buone prassi, supporto e consulenza in ambito organizzativo, tecnologico, finanziario e formativo. «Questo ulteriore passo – ha affermato Micaela Le Divelec Lemmi, Executive Vice President di Gucci – testimonia ancora una volta la ferma intenzione di Gucci di investire nel tessuto produttivo italiano, valorizzando quelle risorse che rendono il distretto toscano della pelletteria uno dei poli produttivi più importanti del sistema economico regionale e nazionale».

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