Direttori finanziari: più della metà cambierebbe modello di business

Maggiore investimento in tecnologia e più attenzione ai dati: sono gli ambiti in cui i responsabili dell’area AFC interverrebbero per migliorare il proprio business

Il 59% dei CFO italiani è insoddisfatto del modello di business della propria azienda, considerato in parte (51%) o totalmente (8%) inadeguato. È uno dei dati che emergono da “The future of CFO in the Enterprise 4.0 era il report annuale realizzato da Business International, divisione di Fiera Milano Media – Gruppo Fiera Milano.

Lo studio, sviluppato quest’anno in collaborazione con Luciano Olivotto, docente di Economia Aziendale all’Università Ca’ Foscari di Venezia, e presentato in occasione della 18esima edizione del CFO Summit, ha analizzato il contesto in cui si muovono oggi i direttori delle aree di Amministrazione Finanza e Controllo d’impresa del nostro Paese.

Il futuro è data driven

Le tecnologie offrono opportunità e sfide nuove ai professionisti del finance: ne è ormai consapevole la maggior parte dei 100 CFO intervistati da Business International, per i quali la digitalizzazione è fondamentale per liberarsi dai compiti routinari e concentrarsi sui task più importanti e strategici.

In questo scenario diventa centrale il ruolo dei CFO, che non vogliono farsi trovare impreparati: per il 39% degli intervistati, nei prossimi anni la propria missione in azienda sarà facilitare il cambiamento, mentre il 26% dei rispondenti sente di dover guidare il processo di evoluzione. È più attento all’analisi il 23% dei CFO coinvolti nello studio, che pensa al suo ruolo come a quello di un produttore di smart data a supporto della trasformazione.

Per arrivare a questi risultati i direttori finanziari dovranno però prevedere strategie e interventi mirati, che permettano di abbracciare il cambiamento. Innanzitutto sono necessari un maggiore investimento in tecnologia e uno sforzo continuo per migliorare i processi di raccolta e di elaborazione dei dati (azioni importanti per il 20% degli intervistati).

Ma a cambiare dovrebbero essere anche i flussi di lavoro: il 16% dei CFO crede ad esempio di dover essere coinvolto in modo più diretto sulle tematiche core. Un altro passo importante è l’ingresso in azienda di nuovi talenti, considerati una risorsa necessaria per il 16% degli intervistati.

Resta minore invece l’attenzione ai tema ambientali: solo il 6% dei direttori finanziari intervistati prevede degli investimenti finalizzati a rendere il proprio modello di business più sostenibile.

Accogliere il cambiamento e modificare in modo sostanziale l’organizzazione del lavoro non è però sempre facile. Solo il 51% dei CFO intervistati infatti ha già modificato la sua giornata in ufficio, destinando lo stesso effort alle attività data-driven e ai compiti tradizionali, legati al controllo e alla gestione dell’ambito finanziario. Mentre il 35% di loro resta ancorato a un modello tradizionale di business, dedicando solo il 20% della propria giornata ai task analitici e strategici.

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