Una novità importante coinvolge Fenice Srl, il simbolo dell’impero imprenditoriale di Chiara Ferragni. La società è stata infatti tolta dall’elenco delle pmi innovative. La decisione, presa d’ufficio dalla Camera di Commercio di Milano, arriva in un momento già complicato per l’azienda, che rappresenta il cuore pulsante delle attività economiche legate al celebre marchio dell’influencer.
Il provvedimento è stato adottato per il mancato deposito della dichiarazione annuale necessaria a confermare il possesso dei requisiti previsti dalla normativa per le Pmi innovative. Si tratta di un adempimento obbligatorio, da effettuare entro 30 giorni dall’approvazione del bilancio e, comunque, entro sette mesi dalla chiusura dell’esercizio. Questo obbligo, non rispettato dalla società della Ferragni, ha comportato la perdita di uno status che garantiva una serie di benefici, tra cui incentivi fiscali, agevolazioni nell’accesso al credito e flessibilità gestionale.
Nonostante questa battuta d’arresto, la Fenice Srl resta attiva e continua a operare, iscritta nella sezione ordinaria del registro delle imprese. Come accennavamo, in ogni caso, quanto accaduto è significativo perché la perdita dello status di Pmi innovativa solleva interrogativi sul futuro dell’azienda, che si trova già impegnata in un complesso percorso di risanamento.
Per guidare questa fase delicata, da ottobre scorso è stato nominato come amministratore unico Claudio Calabi, manager con una lunga esperienza in ristrutturazioni aziendali: la sua nomina segnala l’intenzione di rilanciare l’azienda e riportarla a una posizione di forza sul mercato. Anche se non è un mistero, vale comunque la pena sottolineare che le difficoltà di Fenice Srl non nascono però con questo recente provvedimento.
Da oltre un anno, la società deve affrontare le conseguenze del cosiddetto “Pandoro Gate“, una vicenda che ha scosso l’immagine pubblica di Chiara Ferragni. La campagna pubblicitaria, legata alla vendita di un pandoro in collaborazione con l’azienda Balocco, aveva sollevato critiche per presunti messaggi ingannevoli sulla destinazione benefica dei ricavi. Oltre al danno reputazionale, questa controversia ha avuto un impatto significativo sui numeri dell’azienda e sulla popolarità della stessa Ferragni e del suo ex marito Fedez, che hanno registrato un calo di follower e di engagement sulle piattaforme social.
A questo si aggiungono gli aspetti giudiziari: l’influencer è stata infatti indagata per truffa aggravata, con un fascicolo aperto dalla Procura di Milano. Le indagini, chiuse lo scorso ottobre, vedranno una decisione nei prossimi mesi, mentre rimane alta l’attenzione sugli sviluppi legali e sui possibili effetti per le sue attività imprenditoriali. La cancellazione della Fenice Srl dall’elenco delle PMI innovative rappresenta quindi solo l’ultimo capitolo di una serie di eventi che hanno messo a dura prova la stabilità dell’azienda. Resta da vedere se il nuovo corso avviato da Claudio Calabi riuscirà a invertire la rotta e a ripristinare un equilibrio finanziario in un contesto sempre più competitivo e complesso.
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