Cellulare, tv e auto: gli italiani tornano a spendere

Qualità della marca, prezzo e innovazione guidano le scelte di acquisto dei beni durevoli, secondo l'Osservatorio Findomestic. In media ogni famiglia possiede 2,5 telefoni, 2,3 televisori e 1,6 automobili

Cellulare, tv e auto: gli italiani tornano a spendere per i beni durevoli, dice l’Osservatorio Findomestic. Il cellulare rappresenta ormai l’oggetto più diffuso tra la popolazione italiana tra i 18-64 anni (lo possiede, infatti, il 99% del campione), seguito dalla televisione (98%) e dall’automobile (96%). Dai dati emerge che in media una famiglia italiana possiede 2,5 telefoni, 2,3 televisori e 1,6 automobili. Il cellulare è anche il bene più acquistato negli ultimi 12 mesi: il 47% dei possessori di telefono mobile lo ha comprato nell’ultimo anno e, nella maggior parte dei casi (70%), si è trattato della sostituzione di un vecchio apparecchio. Nelle case degli italiani, inoltre, non mancano altri dispositivi tecnologici come i pc portatili (86%), le fotocamere (76%) e i tablet/e-book reader (68%).

VOGLIA DI INNOVAZIONE. Quando devono acquistare una nuova auto, o altro mezzo di trasporto (camper, moto, scooter), gli italiani danno priorità alla qualità della marca e in secondo luogo al prezzo. Nel momento in cui si programma l’acquisto di un dispositivo tecnologico (smartphone, tablet, tv, impianto hi-fi), oltre ai due fattori sopra indicati, si presta attenzione anche all’innovazione del prodotto. La grande diffusione di dispositivi tecnologici ha contribuito a rendere le case degli italiani caratterizzate da un ambiente domestico più confortevole e una vita più semplice: il 52% degli intervistati ha infatti affermato di avere nella propria abitazione un climatizzatore, il 55% una macchina del caffè (Nespresso, Lavazza), il 33% un robot da cucina (Bimby, Kenwood). Un terzo degli intervistati possiede, inoltre, dispositivi o oggetti legati al tempo libero, quali la pay tv (32%) e attrezzature sportive per tenersi in forma all’interno delle mura domestiche (31%). Non stupisce, dunque, che la maggior parte degli intervistati (65%) si sia dichiarata interessata a possedere oggetti/dispositivi in grado di semplificare ancora di più la vita, come il frigo che segnala gli alimenti che stanno per scadere o la lavatrice che suggerisce il lavaggio più adatto o che si può comandare a distanza.

ACQUISTI IN PROGRAMMA. Tra gli oggetti di ultima generazione che gli italiani sono maggiormente interessati ad acquistare si segnalano la smart TV/TV 3D (56%), le telecamere wireless per la videosorveglianza (52%) e il robot aspirapolvere che si muove autonomamente (52%). I nuovi gadget tecnologici conquistano soprattutto i giovanissimi (18-24 anni): sono loro i più interessati ad acquistare lo smartwatch (48% contro il 34% del totale campione) o il braccialetto per il monitoraggio del sonno e dell’attività fisica (43% contro il 35% del totale campione). Per quanto riguarda il sentiment, la soddisfazione degli italiani per la propria situazione personale e per il Paese è in calo rispetto sia al mese scorso che al confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente.

I MERCATI. Tuttavia, La propensione all’acquisto di automobili nuove passa da 10,9% a 11,2% e la spesa media che si intende sostenere è di 19.311 euro. In crescita anche il segmento dei motocicli (da 5,6% a 5,8%) con un controvalore in termini di previsione di spesa che ammonta a 2.472 euro. Si registra un andamento costante, invece, nel comparto delle auto usate (8,9%) con una spesa di 5.748 euro. L’arredamento fa registrare un segno positivo nel comparto dei mobili. Stabile invece il segmento di casa/appartamento: i dati del settore registrano un segno negativo per quanto riguarda i progetti di ristrutturazione che passano da un 16,0% a un 15,5%. Cresce, invece, la propensione all’acquisto nel comparto mobili (da 20,9 a 21,3%) e rimane stabile per quanto concerne casa/appartamenti (8,1%). La previsione di spesa per l’acquisto dei mobili si attesta a 2.766 euro.

Cresce l’intenzione d’acquisto nei settori della telefonia, della fotografia, tablet/e-book. Il segmento della telefonia registra una sostenuta crescita nell’intenzione d’acquisto, che passa dal 23,4% al 26,1%; seguono il settore tablet/e-book (da 13,2% a 13,8%) e quello della fotografia (da 12% a 12,3%). In contrasto con il resto del comparto, si verifica una leggera flessione per le intenzioni di acquisto di PC ed accessori (dal 21,0% al 20,9%). La previsione in termini di spesa per l’acquisto dei beni del settore va dai 300 ai 500 euro. Si registra una crescita simile nel comparto dell’elettronica di consumo, ma con un segno negativo per i segmenti dei grandi e piccoli elettrodomestici. In calo l’intenzione d’acquisto per i grandi elettrodomestici (da 21,1% a 21,0%), a cui fa seguito una diminuzione nel comparto dei piccoli elettrodomestici (da 31,6% a 31,1%). Cresce, invece, il segmento dell’elettronica di consumo che passa da un 19,5% ad un 19,7%. La previsione di spesa si attesta a 846 euro per i grandi elettrodomestici, 550 euro per l’elettronica di consumo ed infine 190 euro per i piccoli elettrodomestici.

MENO VIAGGI, PIU’ AMBIENTE. Gli italiani sembrano molto attenti anche all’efficienza energetica: in crescita la previsione di spesa per stufe a pellet, impianti fotovoltaici e solari termici. Si registra una crescita per gli impianti fotovoltaici (da 5,5% a 6,2%) per un controvalore in previsione di spesa che ammonta a 8.349 euro. In aumento anche i segmenti di stufe a pellet (da 7,7% a 8,7% a per 1.513 euro) ed impianti solari termici (da 5,0% a 5,9%) con una previsione di spesa di 5.064 euro. In calo, invece, il comparto infissi/serramenti (da 11,4% a 10,6% per 3.039 euro).

Contrazione a sorpresa invece per i segmenti di viaggi/vacanze e per le attrezzature fai-da-te. Segno negativo per il settore di viaggi e vacanze, dove le intenzioni d’acquisto passano dal 49,5% al 45,5%; il segmento guadagna però +10,9 punti percentuali rispetto al confronto congiunturale con lo stesso periodo durante lo scorso anno. Lieve flessione anche nelle attrezzature fai-da-te dove si passa da un 29,0% ad un 27,3%. Gli intervistati, invece, si dimostrano propensi all’acquisto di attrezzature ed abbigliamento sportivo che registrano una crescita che va dal 26,0% al 26,2%.

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