Brevetti: l’Italia rallenta, ma cresce per il quarto anno consecutivo

L’aumento rispetto al 2017 è solo dell’1%, ma è comunque positivo. I settori più attivi? Trasporti, ingegneria chimica e macchinari elettrici

L’Italia continua a innovare, anche se a un ritmo leggermente inferiore rispetto agli ultimissimi anni. La dimostrazione arriva dalle richieste di brevetti: se nel 2017 l’European Patent Office (Epo), uno degli organi europei che si occupano della concessione di questi particolari titoli, aveva ricevuto 4.360 domande da parte di aziende italiane, il 4,3% in più rispetto al 2016, nel 2018 il numero complessivo è salito di poco, a quota 4.399, solo l’1% in più rispetto al 2017. Nonostante il rallentamento, comunque, l’andamento si conferma positivo per il quarto anno consecutivo, tanto da far guadagnare all’Italia la decima posizione in Europa in questo specifico ambito. Ma quali sono i settori più attivi nel nostro Paese? Sicuramente quello dei trasporti che, con 394 domande, mette a segno l’aumento (+21%) maggiore registrato nel settore fra i nove Paesi più grandi e che vede la nostra Penisola al terzo posto per numero di domande, dietro solo a Germania e Francia. Molto bene anche ingegneria chimica (+37%) e macchinari elettrici, di apparato ed energia, dove molti brevetti sono stati richiesti nelle tecnologie delle energie pulite (+21%), delle macchine tessili e cartarie (+15%).

I brevetti più richiesti

La regione italiana che ha presentato il numero maggiore di domande di brevetti (32% del totale) all’Epo è la Lombardia, ma il tasso di crescita maggiore si registra in Abruzzo (+146%). Per quanto riguarda le aziende, le prime tre società per numero di brevetti richiesti sono G.D, Pirelli e Chiesi Farmaceutici. Complessivamente l’Epo ha ricevuto più di 174.000 di richieste di brevetto, il 4,6% in più rispetto al 2017. Gli Stati Uniti rimangono il primo Paese, con il 25% delle richieste totali. La maggior parte dei Paesi europei, comunque, ha incrementato il numero di richieste di brevetti rispetto al 2017. Fanno eccezione la Francia (-2.8%) e la Finlandia (-3.8%). Anche la Cina ha rallentato. A livello generale, il settore in cui è confluita la maggior parte delle richieste di brevetti è quello della tecnologia medica (+5%), seguito da comunicazione digitale e computer technology.

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