Vendite in flessione per il settore della grande distribuzione organizzata che ha chiuso il 2010 con il segno meno (leggi), una dato che secondo il presidene di Centromarca, Luigi Bordoni, è da attribuire a un eccesso nelle promozioni dei prodotti. Le ultime strategie commerciali, spiega il numero uno dell’Associazione dell’industria di marca, “hanno banalizzato il valore della marca e della qualità”. Troppe offerte low cost hanno creato un effetto contrario secondo Bordoni, “man mano che crescevano gli sconti – spiega a il Sole 24 Ore- scemava la loro utilità. Fino a diventare una patologia del nostro settore”. Nel 2010 le grocery hanno registrato una crescita nei volumi dello 0,5, ma uno slittamento di mezzo punto nei prezzi (dati Iri-Centromarca). “Dati da piena deflazione” afferma Bordoni che, sull’utilità delle promozioni per spingere la spesa dissente apertamente. “Risultato scarsamente efficaci, hanno eroso i margini dei produttori e impattato pesantemente sull’innovazione”.La colpa, però, va data anche ai produttori e alla loro politica di ‘tagliaprezzi’. “C’è qualcuno che lo fa e non va bene – ammette il presidente di Centromarca – Ma se finora si è svilita la qualità dell’innovazione, oggi è tempo di cambiare strategia perché quelle vecchie non sono più perequabili. La spesa low cost è diventata una fatica e i costi sociali della compressione dei margini e della scomparsa delle aziende si scaricano sulle stesse famiglie”.
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