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Bce, in aumento i finanziamenti a imprese e famiglie

I sondaggi della Banca Centrale Europea dimostrano i risultati positivi delle manovre di Quantitative Easing

Ottenere un prestito dalle banche è diventato più semplice, per le famiglie e per le imprese: questo sembra dirci i risultati del sondaggio promosso dalla Banca Centrale Europea, che testimonia il successo di alcuni degli obiettivi dell’Istituto.

EFFETTI DEL QUANTITATIVE EASING. Il 25% delle banche italiane intervistate ha infatti dichiarato di aver allentato le condizioni per l’erogazione dei crediti. Il dato positivo è rivendicato dalla Bce come un proprio merito, in quanto tale risvolto sarebbe la diretta conseguenza del Quantitative Easing, il programma di acquisto da parte della Banca Centrale Europea di titoli privati e pubblici dell’Eurosistema, che nello sblocco dei prestiti aveva uno dei suoi obiettivi principali.

PRESTITI ALLE IMPRESE. A beneficiare del Quantitative easing e del conseguente ammorbidimento degli standard creditizi sono state innanzitutto le imprese: le banche, infatti, hanno a disposizione maggiore liquidità, e questo incentiva il prestito. La stretta nell’erogazione del credito è stato senza dubbio fra gli effetti più problematici della crisi economica che ha afflitto le imprese negli ultimi anni, specie per le piccole e medie imprese; l’iniziativa della Bce ha sbloccato i prestiti, e quelli concessi alle aziende sono aumentati del 15,9% rispetto al 2014.

MUTUI ALLE FAMIGLIE. Non mancano, comunque, i vantaggi anche per le famiglie: l’erogazione di nuovi mutui è aumentata dell’86,1%, considerando anche le surroghe, ossia i passaggi a costo zero dei finanziamenti da un istituto bancario a un altro. Il maggior numero di mutui concessi dalle banche è frutto del deprezzamento dell’euro e della diminuzione del costo del denaro, che agevolano chi vuole acquistare casa o chi intende rinegoziare mutui già ottenuti.