Banche, in Italia filiali in calo del 7%. Ma gli attivi sono in crescita

Dai 27.374 sportelli del 2017 si è passati ai 25.454 del 2018. Ma il mercato resta ancora frammentato

Le banche italiane perdono “pezzi”. In un anno, infatti, sono state chiuse oltre 2mila filiali. Secondo un censimento della Bce, se a fine 2017 le filiali degli istituti bancari italiani erano 27.374, al 31 dicembre 2018 erano scese a quota 25.454, pari a una flessione del 7%. Una situazione comune a gran parte dell’Europa. Infatti, nell’eurozona il numero delle filiali delle banche è calato in media del 7,5%: dai 143.165 sportelli del 2017 si è arrivati ai 135.139 dello scorso anno. Ovviamente, anche il numero dei dipendenti è in calo: quelli italiani sono scesi del 2,79%, mentre complessivamente il calo a livello europeo è stato del 2,3%. Del resto, ormai oltre i quattro quinti delle operazioni sono svolte con modalità digitali o telefoniche. Il primo Paese europeo per numero di banche è la Francia, con 36.519 unità (rispetto alle 37.209 del 2017), seguita dalla Germania, con 27.887 agenzie (un anno prima erano 30.072).

Le banche italiane sono in crescita

Eppure stando ai dati elaborati dall’Eurotower di Francoforte, nonostante le concentrazioni degli ultimi anni che hanno portato all’eliminazione di decina di marchi e di gruppi bancari, il panorama del nostro Paese è ancora piuttosto frammentato. Infatti, le prime cinque grandi banche detengono il 45,6% degli attivi totali. In Francia, le prime cinque valgono il 47,8% del mercato, in Spagna il 68,5%, in Belgio il 73,4%. Soltanto la Germania (dove le prime cinque banche contano per il 29,1%), il Regno Unito (31,8%), l’Austria (36%) e il Lussemburgo (26%) vantano grandi banche che sono più “piccole” delle nostre.E gli attivi? In Italia il totale è di 218.945 miliardi, in crescita rispetto ai 207.947 di un anno fa. Per la Germania, invece, il dato 2018 è di 287.495 miliardi, e per la Francia di 171.529. Complessivamente, il totale degli attivi delle filiali dell’Eurozona è di 1.330 miliardi di euro, cifra che raddoppia a 2.579 miliardi considerando l’intera Unione europea.

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