Aziende di Stato, 2 su 10 non esistono e 3 sono in perdita

Nel 2015 il numero delle partecipate pubbliche è stato ridotto del 2,1%: ne restano 9 mila, di cui 2 mila senza dipendenti

Nei meandri delle aziende di Stato: a condurre nei numeri (pessimi) delle partecipate è l’Istat. L’istituto nazionale di statistica certifica una prima sforbiciata avvenuta tra il 2014 e il 2015: in dodici mesi, il numero di imprese controllate direttamente o indirettamente dallo Stato è diminuito del 2,1%. Insomma, la sforbiciata deve ancora arrivare con la stretta sui soli servizi d’interesse generale e il taglio dei dipendenti dopo la scadenza per la presentazione dei piani di razionalizzazione.

Aziende di Stato, tutti i numeri (pessimi) delle partecipate

Le aziende di Stato erano nel 2015 calate a quota 9.655 per un totale di 882 mila dipendenti. Nonostante il taglio del 2,1%, il numero degli addett è cresciuto nello stesso periodo del 4,3%. E questo nonostante ci siano quasi 2 mila aziende senza neanche un addetto.

Ancor più grave è il dato economico delle aziende di Stato attive: al netto delle attività finanziarie e assicurative, si tratta di 4.249 aziende che generano quasi 54 miliardi di euro di valore aggiunto (il 10% di industira e servizi). Secondo l’Istat, il 76,5% delle controllate pubbliche nel 2015 ha registrato un utile di esercizio. In altri termini, un’attività su tre perde soldi, ma va detto che rispetto al 2014 le imprese in rosso sono passate dal 27,4 al 23,5% del totale.

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