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Digitale terrestre, il Consiglio di Stato conferma: il telecomando non si tocca

Resta sospesa l’esecutività della sentenza del Tar del Lazio che obbligava l’Agcom a predisporre una nuova Lcn, la numerazione automatica dei canali sul dtt

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Il telecomando è salvo. Il Consiglio di Stato, dopo aver congelato la questione per tutto il mese, ha confermato la sospensione dell’esecutività della sentenza del Tar del Lazio, quella che, annullando la delibera Agcom 366/10 sull’ordinamento automatico dei canali (Lcn), obbligava l’Authority a ridisegnare un nuovo telecomando per il digitale terrestre. Confermata la decisione assunta lo scorso due agosto con decreto presidenziale: ora resta da attendere il giudizio di merito. Soddisfatte le associazioni delle tv locali Aeranti Corallo e Frt.

La sentenza del Tar del Lazio la cui esecuzione rimane sospesaDue gli aspetti cardini della pronuncia del Tribunale Amministrativo: il primo di tipo procedurale. Secondo il Tar del Lazio i 15 giorni fissati dall’Agcom, sulla base delle norme del Codice delle comunicazioni, per la definizione del Lcn, costituiscono un periodo troppo breve, ne sarebbero serviti almeno 30. Secondo: l’uso dei Corecom, i comitati regionali dell’Authority. Secondo l’Agcom affidare ad essi la conduzione del sondaggio sulle abitudini e sulle preferenze degli utenti televisivi per definire l’ordinamento automatico dei canali sul telecomando, non era la soluzione ottimale.

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