Digitale terrestre, frequenze tv all’asta entro quattro mesi

L’emendamento al decreto Semplificazioni approvato dal governo annulla definitivamente il beauty contest

Entro quattro mesi partirà la gara sulle frequenze derivanti dal dividendo digitale: il governo ha ieri definitivamente annullato il beauty contest approvando l’emendamento – proposto dal ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera – al decreto sulle Semplificazioni fiscali. La norma prevede la separazione tra gli operatori di rete e i fornitori di contenuti e prevede l’obbligo per chi acquisterà le frequenze di consentirne l’uso ai fornitori di contenuti fino a un ammontare pari al 60%. Le regole saranno definite da Agcom e la durata dei diritti d’uso sarà modulata in funzione della destinazione del lotto. È obbligatoria la separazione verticale tra i fornitori di programmi e gli operatori di rete assegnatari, che saranno tenuti a consentire l’accesso a condizioni eque e non discriminatorie. Sono da definire gli indennizzi per Rai e Mediaset che avevano partecipato alla precedente gare, mentre entro il 2012 verranno ridefiniti i contributi a carico dei titolari dei diritti d’uso delle frequenze, per indurli a un uso efficiente sia dal punto di vista tecnologico che economico. Dopo il 2015 è prevista una seconda fase della gara destinata agli operatori della telefonia, così come la progressiva installazione dei nuovi sistemi di ricezioni in tecnologia Dvb-T2.

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