Bonus pubblicità: dall’1 al 30 settembre la finestra per richiedere il credito di imposta

Le risorse disponibili passano da 60 a 85 milioni di euro e il beneficio viene esteso anche per chi investe sulle emittenti televisive nazionali non partecipate dallo Stato

Da martedì 1 fino al prossimo 30 settembre è possibile presentare le domande per l’accesso al credito di imposta per gli investimenti pubblicitari per l’anno 2020. Istituito nel 2018, tradizoinalmente il cosiddetto Bonus pubblicità è un credito di imposta agli investimenti pubblicitari incrementali, con un incremento minimo dell’1% rispetto agli analoghi investimenti dell’anno precedente, effettuati dalle imprese, dai lavoratori autonomi e dagli enti non commerciali, sulla stampa (giornali quotidiani e periodici, locali e nazionali) e sulle emittenti radio-televisive a diffusione locale. A decorrere dall’anno 2019, poi, il credito di imposta è previsto nella misura del 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati.

Limitatamente all’anno 2020, il credito d’imposta è concesso nella misura unica del 50% del valore degli investimenti effettuati e viene meno il requisito dell’incremento minimo dell’1% rispetto agli investimenti effettuati l’anno precedente. Inoltre, il beneficio è stato esteso anche agli investimenti sulle emittenti televisive nazionali, analogiche o digitali, non partecipate dallo Stato.

Maggiori informazioni sul credito di imposta

Nell’ambito di questa innovazione, si spiega in un articolo de la Repubblica, è stata prevista una nuova finestra temporale per l’invio delle comunicazioni per l’accesso al credito d’imposta. Restano comunque valide le comunicazioni presentate nel mese di marzo 2020. Le risorse, aumentate con il decreto legge di Agosto, sono passate da 60 a 85 milioni di euro: 50 milioni per gli investimenti sui giornali quotidiani e periodici, anche online e 35 per gli investimenti sulle emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, analogiche o digitali, non partecipate dallo Stato).

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