Banche nell’era digitale: AI, gestione del rischio e fiducia

Banche nell'era digitale: AI, gestione del rischio e fiducia©Shutterstock

Le banche stanno affrontando i cambiamenti tipici dell’era digitale. Sta crescendo la volatilità economica, le nuove tecnologie sono sempre più presenti e la concorrenza è spietata. A rivelarlo è l’ultimo rapport di Economist Impact con il supporto di Sas, leader mondiale nei dati e nell’intelligenza artificiale.

I punti chiave per le banche del futuro

Il 99% del campione intervistato riconosce l’importanza dell’AI generativa, anche se più della metà ha dichiarato che attualmente possiede benefici finanziari limitati o nulli. Inoltre, anche se si rivela uno strumento utile per scovare le frodi finanziarie, espone a rischi inediti come deepfake e identità sintetiche, che sfuggono ai metodi di rilevamento tradizionali. Ecco perché l’80% dei leader bancari si aspetta attacchi informatici e crimini finanziari nel prossimo decennio.

L’instabilità macroeconomica, segnata da forti oscillazioni dei tassi di interesse e da sistemi finanziari sempre più frammentati, ha fatto sì che la gestione del rischio sia centrale. Anche in questo caso, l’AI può essere una risorsa per fare test di stress dinamici, analisi in tempo reale e gestione dei rischi normativi.

La governance e la regolamentazione sono un fattore abilitante per l’innovazione. Il 68% degli intervistati pensa che le nuove normative sull’intelligenza artificiale, l’open banking e il blockchain siano fondamentali per un uso etico dell’AI. Fondamentale è garantire trasparenza, equità e innovazione sostenibile.

Le banche digitali sentono la pressione della competizione con le concorrenti esclusivamente digitali, fintech e big tech. Anche le valute digitali delle banche centrali vengono percepite come una minaccia. Il 43% dei dirigenti cita la condivisione dei dati con terze parti come una delle principali preoccupazioni.

In Italia ci si sente preparati per affrontare le sfide tecnologiche dei prossimi dieci anni, ma si hanno anche molte preoccupazioni. Il 62% del campione ha menzionato i rischi operativi, il 53% quelli connessi alla governance rispetto all’adozione della GenAI. Tuttavia il 37% degli intervistati individua proprio nelle tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale, la soluzione più efficace per identificare e prevenire le frodi finanziarie. Il 31% degli intervistati adotta tecnologie all’avanguardia e promuovere una cultura di apprendimento continuo tra i dipendenti rappresentano il modo migliore per alimentare l’innovazione del prossimo decennio, anche attraverso il reverse mentoring.

Cosa fare per rimanere competitivi

“Un decennio decisivo attende il settore bancario, guidato dalla frammentazione normativa, dalla disruption tecnologica e da rischi sempre più interconnessi ed elevati – ha detto Stu Bradley, Senior Vice President of Risk, Fraud and Compliance Solutions di Sas – Per perseverare, ed essere leader, nell’era dell’intelligenza digitale, le aziende finanziarie devono ristabilire la fiducia dei consumatori su larga scala rafforzando la governance dei dati e innovando con integrità” .

All’atto pratico, bisogna rafforzare la governance dei dati e dell’AI, costruire la fiducia dei clienti, semplificare la compliance tramite automazione e collaborazione. Inoltre serve creare  partnership strategiche con fintech e big tech. Inoltre, è necessario accelerare l’innovazione aziendale attraverso la formazione e la modernizzazione.

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