Auto, crescono le immatricolazioni in Italia. La ripresa, però, è lontana

Secondo Federauto, il +22,8% segnato a settembre sarebbe condizionato dalle auto-immatricolazioni delle concessionarie. L’elettrico resta in ritardo

Ecobonus auto 2024: tornano gli incentivi per i veicoli green. Opportunità e dettagliFahroni/iStockPhoto

Il mercato dell’auto continua la sua crescita, ma l’obiettivo dei numeri pre-Covid resta ancora lontano. Le 136.283 nuove immatricolazioni in Italia nel mese di settembre, con un +22,8% sul 2022, sembrerebbero un segnale incoraggiante, soprattutto se si considera che tra gennaio e settembre di quest’anno il mercato è cresciuto sempre a doppia cifra (+20,6%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia, il presidente di Federauto, Adolfo De Stefani Cosentino, spegne gli entusiasmi.

Immatricolazioni in crescita, ma per il mercato auto non basta

“I numeri raggiunti nel mese appena concluso sono stati certamente condizionati dalle forzature legate alla chiusura del terzo trimestre e al raggiungimento degli obiettivi imposti alle Reti per l’ottenimento dei premi di volume e il mantenimento delle quote di mercato», sottolinea il numero uno della Federazione dei concessionari auto.

Secondo Federauto, infatti, negli ultimi tre giorni di settembre è stato immatricolato il 40,3% del totale mercato, mentre le auto-immatricolazioni di case e concessionari (incluso l’uso noleggio), secondo le elaborazioni sui dati Dataforce, hanno rappresentato il 12,7% dei volumi di vendita mensili (9,8% da inizio anno), con un incremento superiore al 90% rispetto a settembre 2022.

Forte ritardo sulle auto elettriche

Sul fronte delle alimentazioni, a settembre le auto elettriche Bev hanno segnato un calo del 2,7% mentre nei primi nove mese dell’anno il bilancio è positivo (+27,6%), tuttavia con i volumi ancora contenuti. A oggi la quota ottenuta dalle auto elettriche è del 3,6%, alle spalle di ibrido elettrico (39,4%), benzina (29,7%), diesel (15,2%), Gpl (8%) e plug-in (4%).

“Come già stiamo assistendo da alcuni mesi, la raccolta degli ordini, soprattutto di veicoli a basse emissioni, è in contrazione poiché l’elettrificazione dei veicoli sta incontrando molti ostacoli, fra tutti economici e infrastrutturali”, aggiunge Adolfo De Stefani Cosentino. La stasi sul fronte della domanda privata green, per effetto dell’indecisione negli acquisti da parte delle famiglie, della crescita dei prezzi finali e dell’indebolimento dei redditi reali sta quindi determinando una crescente corsa alle immatricolazioni degli ultimi tre giorni del mese: la pressione commerciale su molte Reti di vendita sta toccando livelli di guardia. A settembre, al netto delle auto immatricolazioni, la consistenza del mercato reale – quello dei clienti ‘veri’ – sarebbe stata più bassa e il tasso di crescita decisamente più modesto”.

La richiesta di incentivi

Per il presidente di Federauto “l’indiscussa spinta ecologica verso l’elettrico necessità di adeguati fattori abilitanti che, al contrario, al momento non procedono come dovrebbero”. Per De Stefani, lo schema degli incentivi va reso più aderente alla realtà del mercato, svecchiando, in modo economicamente e socialmente sostenibile, il parco circolante maggiormente obsoleto. Ricordo che in Italia l’età media del parco autovetture è di 12,2 anni contro i 10,5 anni della Francia e 10,1 anni della Germania”.

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