Auto: 12 mesi di immatricolazioni a segno più, ma il mercato è ancora in crisi

A luglio 2023 le immatricolazioni segnano un +16,7% sullo stesso mese dello scorso anno, ma il gap con il 2019 è ancora molto ampio. L’auto elettrica fatica in Italia

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Dodicesimo incremento consecutivo per le immatricolazioni di auto in Europa. Lo scorso luglio 2023, sulla base dei dati appena diffusi da Acea – l’associazione europea che riunisce 14 tra i principali produttori di veicoli – in Europa Occidentale sono state immatricolate 1.022.468 autovetture con una crescita del 16,7% su luglio 2022. Una crescita che non ha stupito gli addetti ai lavori, che nel corso dei primi sette mesi dell’anno hanno visto il mercato dell’auto crescere a livelli costanti (7.612.451 di immatricolazioni tra gennaio e luglio 2023, in crescita del 17,5% sullo stesso periodo dello scorso anno).

Perché il mercato dell’auto è ancora in crisi

La crescita del settore è senza dubbio positiva, soprattutto dopo la forte battuta d’arresto causata dalla pandemia a inizio 2020 e dalle più recenti difficoltà nel reperire componenti essenziali per la costruzione di autoveicoli. Detto questo, non tutti i fattori di freno delle immatricolazioni sono stati superati: se si confrontano le immatricolazioni con quelle pre-Covid, il mercato dell’auto in Europa segna ancora un netto calo: i primi sette mesi del 2023 segnano un -22% rispetto allo stesso periodo del 2019.

Il mercato automobilistico europeo è dunque ben lontano dall’essere tornato alla normalità, si sottolinea in un’analisi del Centro Studi Promotor, società di ricerca specializzata nel mercato dell’auto. Le nuove immatricolazioni in molti Paesi non riescono a soddisfare completamente l’esigenza di rottamare le vetture più vecchie e di conseguenza più inquinanti e più pericolose. Il mercato europeo è ancora in sofferenza sia per quanto riguarda l’offerta che per quanto riguarda la domanda.

Da un lato vi sono ancora lunghe attese per la consegna di modelli la cui produzione è penalizzata dalle carenze che ancora permangono nella disponibilità di componenti necessari per costruirli e dall’altro vi è anche una crisi di domanda determinata in larga misura dalle incertezze che si registrano in molti Paesi per la transizione energetica imposta dall’Unione Europea.

L’auto elettrica arranca in Italia

“Chi deve acquistare una nuova auto è fortemente stimolato a passare ad un’auto elettrica”, sostiene Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, “ma non sempre vede in questo tipo di vettura una soluzione adeguata per tutte le esigenze di mobilità sue e della sua famiglia. A ciò si aggiunge, poi, che un forte disincentivo all’acquisto di una nuova auto viene dagli aumenti di prezzi che si sono verificati nel recente passato e in alcuni Paesi (e in particolare l’Italia) i prezzi delle auto elettriche sono ancora molto lontani dalle possibilità di spesa delle masse”.

Per l’Italia, in particolare, alcuni dati mettono in luce con grande evidenza le criticità legate alla svolta elettrica. Dai numeri pubblicati dall’Acea emerge che in luglio le immatricolazioni di auto elettriche nell’Unione Europea sono aumentate del 62,4%, ma in Italia la crescita non è andata oltre il 14,4% e la conseguenza è naturalmente una presenza di auto elettriche molto più contenuta che nel resto dell’Unione. Sempre nel luglio scorso, infatti, la quota di mercato delle auto elettriche è stata del 14,59% per l’intera Unione, ma in Italia non è andata oltre il 3,4%.

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