Articoli di A.P. Artemi
Una nuova generazione di vetture è pronta a farvi dimenticare la brutta fama di Suv e Crossover in merito ai consumi. E si candida come auto ideale per guidare all’insegna della decrescita intelligente
Tra carenza di microchip e impatto della guerra in Ucraina, mettere le mani sull’auto dei propri sogni in certi casi sta diventando un miraggio. Ecco i tempi medi di consegna da mettere in conto e come si stanno organizzando le case per correre ai ripari
Se i marchi del gruppo automobilistico richiamano più di ogni altro l’old british style, in verità la Casa britannica è tra le più avanti nella strada verso l’elettrico e raggiungerà i target Ue con ben dieci anni di anticipo. Ne abbiamo parlato con il suo presidente e a.d. per l’Italia
Per la Casa tedesca tutte le tecnologie possono dare il loro contributo alla transizione sostenibile. Ma non bisogna dimenticare di affiancare i clienti e ripensare la filiera produttiva, sottolinea il presidente e a.d. per l’Italia
È l’approccio della casa dei quattro anelli che - come spiega il direttore per l’Italia Fabrizio Longo - deve coniugare in chiave emozionale sostenibilità e innovazione tecnologica. Ecco come
Ormai non c’è più una due ruote ideale, ma la coppia ideale: gli appassionati si ritroveranno sempre più a cavalcare uno scooter elettrico in città e un mezzo a propulsione tradizionale sulle lunghe percorrenze
Dimensioni massicce e trazione integrale si sposano oggi con tetti spioventi da vere sportive. Perché anche l’occhio vuole la sua parte
Il mondo delle quattro ruote viaggia lungo la strada delle emissioni zero, ma non basterà la cura elettrica per ridare spazio alle persone. Il punto di vista del presidente di Volvo Car Italia
Il settore paga il tracollo del gasolio, ma guarda senza timori al futuro e contribuisce allo svecchiamento del parco auto tricolore. Se solo il codice della strada fosse adeguato alle nuove forme di sharing mobility…
Demonizzati e bistrattati da molti dopo gli scandali a essi legati, questi propulsori sono in realtà destinati a sopravvivere, almeno nel medio termine. Vi sveliamo perché