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Attualità

Cina, la censura cinese cancella i fatti di piazza Tienanmen

Impossibile trovare online memoria dell’evento: bloccati Google, i motori di ricerca, oltre mille piattaforme social e più di cento siti internazionali e locali

Non c’è migliore censura del cancellare l’esistenza stessa dei fatti storici. Lo sa bene il governo cinese, impegnato a eliminare qualsiasi traccia degli avvenimenti di Piazza Tienanmen. Il 4 giugno, infatti, ricorrono i 25 anni della storica protesta, ma è impossibile per i cittadini cinesi trovare memoria dell’evento online. La dittatura ha infatti bloccato i motori di ricerca, Google compreso, i portali internazionali, oltre un migliaio di piattaforme sociali e più di cento tra siti locali e stranieri.Inaccessibili anche le funzioni correlate a Google, quali la posta, le immagini e il servizio di traduzione Google Translate. A segnalarlo è en.greatfire.org, sito di monitoraggio della censura, operativo dal 2011. “Il 25esimo anniversario degli incidenti di piazza Tienanmen sta arrivando”, spiegano da GreatFireg, “questo episodio evidenzia un’altra feroce battaglia nella guerra tra l’autorità per la censura in Cina e il flusso d’informazioni”. Addirittura in Baidu Baike, corrispettivo orientale di Wikipedia, il 1989 è stato eliminato dalla cronologia e i fatti di piazza Tienanmen non vengono riportati.

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Simbolo della rivolta è considerato il "rivoltoso sconosciuto", uno studente che, da solo e completamente disarmato, si parò davanti a una colonna di carri armati per fermarli (foto di Jeff Widener, Associated Press)