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Mercato auto, settembre positivo. L’ecobonus spinge le immatricolazioni

Gli incentivi contribuiscono a ridurre il pesante calo del comparto, che nel periodo gennaio-settembre 2020 resta abbondantemente negativo (-34,2%)

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Segnali incoraggianti dal mercato dell’auto, che cerca di uscire a fatica da una delle peggiori crisi che il comparto abbia mai dovuto affrontare. Sulla base dei dati appena pubblicati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le immatricolazioni di autovetture negli ultimi 30 giorni sono state pari a 156.132 unità rispetto alle 142.532 del settembre 2019 (+9,5%). Un dato sicuramente positivo, che riduce il pesante calo del periogo gennaio-settembre a -34,2% (966.017 immatricolazioni contro 1.468.237 del 2019).

A spingere gli acquisti sono stati soprattutto gli ecobonus, come conferma il presidente di Federauto, Adolfo De Stefani Cosentino. Il dato è un segnale incoraggiante”, ammette, “ma potrebbe trattarsi di una variazione positiva isolata, dettata dal grande successo dell’ecobonus, in particolare di quello delle auto della fascia 91-110 g/km di CO2. Moltissimi clienti hanno optato per questa possibilità, determinando l’esaurimento dei fondi nelle prime due settimane del mese. Si è puntualmente verificato quanto avevamo paventato prima del varo del Decreto Agosto, mettendo il Governo sull’avviso che il mercato avrebbe in qualche modo rifiutato la logica della attribuzione dei fondi per fasce e che avrebbe reagito con meno vigore sugli incentivi alle auto elettriche”.

“Analizzando l’andamento delle immatricolazioni nel mese vediamo, infatti, che a metà settembre la crescita si è attestata ad oltre il +60%; con la rapida chiusura dei fondi destinati alla quarta fascia – prosegue De Stefani – è iniziato il calo. Stiamo gestendo numerose lamentele da parte di clienti che avrebbero diritto al contributo statale ma ai quali, a causa dei fondi terminati nella fascia 91-110 g/km, non possiamo garantire gli importi previsti”. Secondo il presidente di Federauto, il settore dovrebbe chiudere l’anno con una perdita di fatturato derivante dalle mancate vendite di oltre 11 miliardi di euro e una perdita di gettito per l’Erario, tra mancati incassi di Iva, Ipt e tasse di immatricolazione, di 2,6 miliardi di euro.

Auto, chi compra: crescono privati e noleggio, in calo le società

Analizzando i canali di vendita, le immatricolazioni a livello tendenziale sono aumentate del +24,7% per i privati (-27,8% nei primi nove mesi del 2020 e 62,9% di quota) e del +5,3% per il noleggio (-40,4% nel periodo gen-sett e 22,8% di quota), mentre sono diminuite del -29,8% per le società (-47,2% nel cumulato e 14,3% di quota). Per quanto riguarda le alimentazioni, a settembre risultano in calo le immatricolazioni di vetture a benzina (-19,2%), diesel (-3,3%) e metano (-0,5%), mentre sono in crescita elettrico (+223,1%), ibrido (+213,2%) e gpl (+8%). Nel cumulato dei primi nove mesi dell’anno si confermano in frenata le immatricolazioni di vetture a benzina (-39,6% e 40,1% di q.d.m.), diesel (-44,6% e 34,8% di quota), gas (-39,8% e 6,6% di quota) e metano (-12,7% e 2­,4% di quota). Solo le vetture ibride ed elettriche crescono a doppia e tripla cifra, con una rappresentatività che aumenta di 8,5 punti percentuali per le ibride (a 14,1 da 5,6), mentre le vetture elettriche hanno ancora una q.d.m. inferiore al 2%, con poco più di 18.000 pezzi immatricolati.