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Lavoro

Vivere 5 giorni da manager, la nuova frontiera della formazione

Diciannove laureandi,14 aziende marchigiane e cinque giorni per “rubare il mestiere”, ecco il nuovo modo per crescere i giovani in azienda

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Diciannove giovani, 14 aziende e cinque giorni: sono le cifre di Vivi 5 giorni da manager, iniziativa promossa da Manageriritalia, Federmanager insieme a Università Politecnica delle Marche. Il progetto, i cui risultati sono stati presentati venerdì 21 novembre, ha avuto per obiettivo l’apprendimento sul campo dei giovani e la valorizzazione delle imprese sul territorio come strutture di formazione.

In un momento difficile per l’occupazione giovanile – nel 2013 la disoccupazione per gli under 40 (30-34 anni con laurea) è stata del 21,7% – puntare alla formazione è importante.

«Non è il primo progetto di questo tipo», dice Guido Carella, presidente di Manageritalia, «ne abbiamo fatti altri in altre regioni d’Italia. Ma è quello dove la sinergia tra tutti gli attori Università, scuole di formazione, associazioni dei manager è stata massima. Proprio lavorare insieme tutti è la chiave per dare risposte al Paese facilitando l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, evitare l’espulsione dei meno giovani e riprendere a crescere nei settori at alto valore aggiunto»

I PROTAGONISTI. Il progetto, che ha riunito aziende sul territorio, giovani e università, ha avuto per protagonisti i laureandi di Ingegneria ed Economia del Politecnico marchigiano. Dopo un corso di formazione nella primavera 2014 a Istao, i giovani scelti sono stati “l’ombra” di manager-tutor selezionati da Manageritalia e Federmanager.

«L’esperienza» dice Paolo Moscioni, presidente Manageritalia Ancona e Marche, «è stata straordinaria per i giovani, per i manager e per tutti noi che l’abbiamo voluta e realizzata», e aggiunge: «Nel 2015 replicheremo Vivi 5 giorni da manager, ma faremo molto di più perché insieme possiamo fare tanto per il territorio. Vorrei che arrivassimo a fare almeno 30 giorni all’anno di contaminazione tra Università e mondo del lavoro».

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© John Moore/ Getty Images