Benefit aziendali: aiuti per asilo, scuola e cura anziani al primo posto

La maggior parte degli italiani chiede alle aziende contribuiti per le spese familiari. Il welfare privato sempre più una necessità

Altro che macchina e smartphone aziendale, abbonamenti in palestra e vacanze premio. Oggi i dipendenti desiderano soprattutto aiuti per i figli e i famigliari anziani. Lo rivela un’indagine di Uecoop, su dati Ipsos, secondo cui per ben il 60% dei lavoratori italiani i benefit aziendali più apprezzati sono quelli legati alle spese familiari. Nel dettaglio, il 46% del campione vorrebbe che l’azienda pagasse parte delle spese relative a tasse scolastiche e libri di testo dei bambini, mentre il 22% apprezzerebbe un contributo su asili nido e baby sitter. Infine, per il 17% sarebbe importante ricevere supporto per la cura degli anziani.

I benefit aziendali servono per colmare le carenze del servizio pubblico

Si tratta di numeri che dimostrano “la necessità di potenziare questi servizi in un Paese come l’Italia dove, ad esempio, solo 1 bambino su 5 ha la possibilità di un posto all’asilo nido con le famiglie che spendono ogni anno più di 286 milioni di euro per i servizi all’infanzia fra asili pubblici, mini nido privati e “tate” che seguono piccoli gruppi di bambini in grandi appartamenti attrezzati”, ha commentato l’Unione europea delle cooperative. Altrettanto critica la “questione” anziani. Basti pensare che entro il 2050 gli over 65 saranno 20 milioni, quasi sette milioni in più del numero attuale, mentre i non autosufficienti saliranno a 5 milioni nei prossimi 10 anni. Indubbiamente per gli italiani il welfare privato sta diventando sempre più una necessità: il welfare pubblico, infatti, non basta più e le richieste di servizi e assistenza, soprattutto da parte di chi lavora e non ha una rete di sostegno a cui affidarsi, continuano ad aumentare.

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