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Nuovo Switch Off: la metà delle famiglie italiane è pronta al Dvb-T2

La fotografia di Fondazione Ugo Bordoni: 700 mila le famiglie senza televisione in casa

Circa la metà delle famiglie italiane che ricevono il segnale televisivo tramite digitale terrestre è pronta per il passaggio alla tecnologia Dvb-T2. La fotografia, recente, porta la firma di Fondazione Ugo Bordoni, nel report Diffusione degli apparati Tv in Italia e scenari evolutivi, aggiornato a marzo.

Sono circa 23,7 milioni su circa 26 milioni le famiglie italiane che accedono alla televisione tramite digitale terrestre. Si tratta del 91,3% del totale. Delle restanti 2,3 milioni, 1,57 milioni hanno accesso tramite altre piattaforme, come satellite o rete IP oppure hanno una tv senza antenna. Altre 700 mila non possiedono un televisore. Circa il 92% (pari a 21,8 milioni di abitazioni) delle famiglie Dtt sono in grado di ricevere programmi in alta definizione e quindi hanno un televisore compatibile con lo standard Mpeg-4. “Le famiglie pronte a ricevere trasmissioni Dvb-T2 ammontano a circa il 49,6% delle famiglie dtt, con una forchetta che va dal 47,2% al 52,0%; in termini assoluti si tratta di un insieme di famiglie compreso tra gli 11,2 e 12,3 milioni. Specularmente, le famiglie non pronte alla ricezione di programmi Dvb-T2 sono comprese tra gli 11,4 e 12,5 milioni (48,0-52,8%)”.

La Fondazione stima che entro settembre le famiglie Dtt non abilitate alla ricezione dello standard Mpeg-4 potranno essere tra lo zero e lo 0,9 milioni (0-3,9%). Mentre le famiglie Dtt senza Dvb-T2 potranno essere i 9 milioni e i 10,2 milioni (37,8-34-4%). Le due ipotesi tengono conto di due scenari. Il primo, definito trend naturale, stima utilizzando il tasso medio di variazione tra le rilevazioni di novembre 2018 e marzo 2021. Il secondo, “trend supportato”, tiene conto dell’effetto sulla diffusione dei nuovi apparati tv “sia degli stanziamenti a sostegno della domanda previsti dalla Legge di Bilancio 2019 per gli anni 2019- 2022 sia di quelli previsti per la rottamazione dei televisori”.

Credits Images:
Foto di tookapic da Pixabay