Netflix, Disney+, Hbo Max e Peacock: nel 2020 si accende la guerra dell’on demand

I dati dell’ultima trimestrale 2019 mostreranno il primo impatto di Disney sulle attività di Los Gatos

Il 21 gennaio Netflix presenterà i dati dell’ultimo trimestre 2019; saranno inoltre i primi in cui verranno inseriti ricavi e numero di abbonati per regione (Asia-Pacifico, Europa, Emea, America Latina, Usa-Canada). Vedremo dunque se verranno rispettate le previsioni inserite nella precedente trimestrale, che stimava (per il periodo ottobre-novembre-dicembre) 2,45 miliardi dollari di ricavi dallo streaming negli Usa e 2,9 miliardi di ricavi internazionali (rispettivamente con 61,2 milioni e 140,71 milioni di abbonati).

L’ultima trimestrale del 2019 sarà anche la prima in cui si potrà delineare l’impatto del lancio di Disney+ sul mercato on demand; basti pensare che al momento del lancio, il 12 novembre, il servizio di Disney contava su 10 milioni di abbonati (i nuovi dati saranno pubblicati da Disney con le trimestrali del gruppo) e secondo l’ultimo rapporto della società di analisi Apptopia avrebbe già raggiunto i 22 milioni di download globali. A oggi, secondo Apptopia, il servizio streaming di Disney avrebbe una media di 9,5 milioni di utenti attivi giornalieri (di cui l’84% negli Usa), con sessioni più lunghe del 5,8% rispetto a Netflix e del 7,8% rispetto a Prime Video.

Anche se da Netflix si è sempre dichiarato di non temere i competitor, è innegabile che la guerra dello streaming sia destinata a inasprirsi. Nella primavera 2020 arriveranno, sui mercati globali, Hbo Max di Warner e Peacock di Nbc Universal. Quest’ultimo starebbe anche valutando il lancio di un servizio completamente gratuito supportato da pubblicità, destinato non solo agli abbonati ai suoi servizi cable e broadband, ma a tutti. Sarebbe questo il primo esempio tra i gruppi Usa: Disney+ è infatti gratuito per un anno per gli abbonati Verizon, mentre AppleTv+ è free per chi acquista un nuovo device Apple. L’obiettivo, secondo Cnbc, sarebbe quello di massimizzare le opportunità pubblicitarie.

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