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Ue, gli accordi fiscali tra Fiat e Lussemburgo sono aiuti di stato

Questa la conclusione preliminare a cui è arrivata la Commissione che ha ordinato al granducato di fornire entro un mese i documenti necessari a costruire un quadro definitivo

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Anche Fiat Finance and Trade è entrata nel mirino della Ue. La Commissione europea ha, infatti, reso noto di avere dei dubbi sul fatto che l’accordo fiscale siglato nel 2012 con il Lussemburgo sia effettivamente compatibile con le regole del mercato interno Ue.

Anzi, la convinzione maturata in via preliminare dalla Commissione è che esso possa a tutti gli effetti essere considerato un aiuto di Stato. In questo modo Fiat Finance and Trade verrebbe a trovarsi in una situazione simile a quella di Apple che la espone al rischio di pesanti sanzioni.

LA LETTERA INVIATA AL GRANDUCATO. Per acquisire tutti gli elementi di valutazione necessari a consentirle di esprimersi in via definitiva e per superare le resistenze del granducato che, fino a ora si era trincerato dietro la tutela della privacy, la Commissione ha inviato una lettera nella quale ordina al Lussemburgo di fornire entro un mese tutta la documentazione disponibile.

Nel caso in cui la Commissione dovesse stabilire che l’accordo si configura come un illecito aiuto di stato, Fiat Finance and Trade sarebbe costretta a versare quanto risparmiato finora.

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