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Peggiora la capacità di risparmio degli italiani

Aumento dei prezzi e perdita del lavoro cambiano le priorità di tutti gli europei: il 2013 dovrebbe essere l’anno del risparmio. Italiani ultimi per comfort finanziario: solo 3 su 10 avrebbero accesso immediato a 1.500 euro in caso di emergenza

L’anno europeo del risparmio: così ricorderemo il 2013 se davvero le intenzioni degli italiani e dei cugini europei rilevate da Ing Direct si avverassero. La gestione della finanza personale dovrebbe infatti essere una priorità per l’anno in corso stando ai risultati dell’indagine internazionale Ing sul Risparmio: il 34% degli intervistati (ovvero circa 14 mila risparmiatori di 14 Paesi) dichiara infatti di avere obiettivi finanziari, come risparmiare di più, ridurre il proprio debito e gestire meglio le proprie risorse economiche.Una priorità che interessa soprattutto gli italiani, i meno agiati d’Europa e ultimi nella classifica dei più soddisfatti delle proprie entrate, ben lontani dal podio conquistato dai lussemburghesi, dall’argento degli olandesi e dal bronzo dei polacchi. Oltre la metà dei cittadini del nostro Paese dichiara che la propria capacità di risparmio è peggiorata rispetto all’anno scorso (la media europea si ferma al 33%) e il 26% afferma di non avere risparmi da parte.Dati che rendono davvero difficoltoso qualsiasi imprevisto di carattere economico o significativa riduzione delle proprie entrate: nel caso uno dei componenti famigliari dovesse perdere lo stipendio, il 45% degli italiani avrebbe risparmi a sufficienza per andare avanti circa tre mesi, percentuale più bassa rispetto alla media europea (49%) e distante da quella dei più agiati slovacchi (il 66% di loro avrebbe abbastanza risparmi per tre mesi), di austriaci (63%) e lussemburghesi (61%). In caso di spese improvvise e inattese, ad esempio un guasto dell’automobile o una riparazione domestica, ad avere una disponibilità immediata di oltre 1.500 euro è invece il 27% degli italiani, mentre il 10% accede a cifre leggermente minori, comprese tra 1.000 e 1.500 euro.Cause del deterioramento delle finanze sono l’aumento dei prezzi per il 69% degli italiani intervistati e la perdita o la riduzione del lavoro che nel 2012 ha interessato il 47% di loro (contro il 19% dell’anno precedente). Percentuali che, da sole, fanno capire come nel 2013 sia davvero necessario cercare di risparmiare.