Cura Italia: tutte le misure previste nel decreto del 17 marzo

Varate le prime misure per sostenere l'economia del nostro Paese: fondi al sistema sanitario, estesi gli ammortizzatori sociali e indennità agli autonomi. Congedi ai genitori e voucher baby sitter, ma anche sospensione

“Il governo è vicino alle tante imprese e commercianti, liberi professionisti; alle famiglie, ai nonni, le mamme e papà, agli stessi giovani, che stanno facendo enormi sacrifici per il bene comune, per il bene più alto che è quello della salute. Nessuno deve sentirsi abbandonato, è stato questo il nostro obiettivo fin dall’inizio e oggi questo decreto legge lo dimostra. Non parliamo solo di modello italiano per il contenimento dell’emergenza sanitaria, da oggi si parlerà di modello italiano anche per la politica economica”. Con queste parole il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha presentato il nuovo decreto legge #CuraItalia, che introduce una serie di misure economiche per sostenere l’Italia impegnata ad affrontare il difficile contenimento del coronavirus. Si parla di un intervento da 25 miliardi di euro, capace di attivare flussi per circa 350 miliardi, anche se nel dettaglio si è parlato solamente di 3,5 miliardi di liquidità per il sistema sanitario nazionale, la Protezione civile e tutti i soggetti pubblici impegnati sul fronte dell’emergenza, e di 10 miliardi di euro sul fronte dell’occupazione. “Non abbiamo mai pensato di poter combattere un’alluvione con i secchi, stiamo costruendo una diga per famiglie, imprese e lavoratori e su questa strada vogliamo che l’Europa ci segua”, ha precisato il premier lasciando intendere che nelle prossime settimane seguiranno altri interventi di natura economica. “Risponderemo con un piano di ingenti investimenti, che dovremo promuovere con una velocità che il nostro Paese non ha mai conosciuto prima. Quindi semplificazione, innovazione, alleggerimento delle tasse”.

+AGGIORNAMENTO: TUTTE LE MISURE DEL DECRETO CURA ITALIA+

Nel varare il decreto il governo ha deciso di utilizzare tutto il limite di indebitamento netto consentito dal Parlamento per questo primo intervento. Come accennato, la parte più consistente del decreto riguarda il sostegno all’occupazione, la difesa del lavoro e del reddito “affiché nessuno perda il posto di lavoro a causa del coronavirus”, ha affermato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. In particolare, il ministro del Lavoro ha precisato che sono previsti fino a 1,3 miliardi di euro per il Fondo di integrazione salariale e 3,3 miliardi per la cassa integrazione in deroga che andrà a coprire anche le imprese “con un solo dipendente”. Confermato il sostegno per tutti i lavoratori autonomi, stagionali e di altre forme con un assegno di 600 euro per il mese di marzo (possibile un nuovo intervento ad aprile) e per queste categorie è prevista anche la sospensione dei contributi previdenziali. Congelati i licenziamenti disposti dal 23 febbraio in avanti, ovvero da quando è scoppiata l’emergenza sanitaria. Per i lavoratori in quarantena, si conferma il computo del periodo di astensione dal lavoro come malattia.

Per assistere i genitori in smart working, impegnati a casa con i figli, è stato esteso il congedo parentale a 15 giorni o, in alternativa, un voucher baby-sitter da 600 euro. Estesi a 12 giorni nel mese di marzo e aprile i permessi della legge 104.Il governo interverrà anche sul sistema bancario, favorendo il sistema del credito e l’agevolazione della liquidità: confermata l’attesa sospensione delle rate dei mutui e dei prestiti con garanzie pubbliche. Via libera anche alla sospensione degli obblighi di versamento di tributi e contributi: il ministro dell’Economia ha parlato di un differimento al 31 maggio “per le imprese che fatturano fino a 2 milioni” e anche oltre questo limite per le categorie colpite direttamente dalla crisi (turismo, trasporti, ristorazione, cinema e teatri, sport, istruzione, fiere ed eventi).

Articolo aggiornato il 18 marzo, alle ore 10.45

© Riproduzione riservata