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Fatturazione elettronica, Italia pronta: l’e-commerce tra imprese vale già 335 mld

Solo il 5% delle grandi aziende e il 9% delle pmi non sa come organizzarsi o non è a conoscenza dell’obbligo di fatturazione elettronica. Le transazioni tra imprese continuano a crescere, ma pesano ancora solo il 15% degli scambi

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L’obbligo di fatturazione elettronica è realtà e le aziende italiane sono già pronte: solo 5% di grandi imprese e 9% di pmi non sa come organizzarsi o non ne è a conoscenza. Positive anche le aspettative: il 50% delle grandi imprese e il 34% delle pmi percepiscono l’obbligo come un’opportunità per ottimizzare i processi aziendali, mentre il 13% delle grandi imprese e il 14% delle pmi lo vedono come un aiuto per combattere l’evasione fiscale.

Tale misura, pensata in primis per contrastare l’evasione Iva e stimolare l’ancora scarso ricorso alle fatture elettroniche fra privati, potrebbe anche spingere ulteriormente l’adozione di strumenti digitali nelle transazioni fra imprese, in crescita da diversi anni, ma con un peso del 15% sugli scambi tra aziende. Sono alcuni risultati emersi dalla ricerca dell’Osservatorio Fatturazione Elettronica & eCommerce B2b della School of Management del Politecnico di Milano, presentata a Milano durante il convegno Fatturazione Elettronica: nuovo impulso per il Digital B2b.

“Nel 2017”, afferma Riccardo Mangiaracina, responsabile scientifico dell’Osservatorio Fatturazione Elettronica & E-commerce B2b, “l’e-commerce B2b tra imprese residenti sul territorio italiano, ha raggiunto un valore di 335 miliardi, con un incremento dell’8% rispetto al 2016. Una cifra significativa, ma che rappresenta ancora soltanto il 15% degli scambi complessivi fra le imprese italiane, mentre appare maggiore l’incidenza dell’e-commerce B2b di aziende italiane verso imprese estere, pari a 130 miliardi (il 26% del transato totale verso l’estero). Ci attendiamo che la fatturazione elettronica obbligatoria avrà un impatto positivo sulla futura crescita di questi valori”.

Fatturazione elettronica: risparmi per le aziende

L’obbligo di fatturazione elettronica tra privati è un’opportunità che le imprese devono cogliere per rivedere internamente i propri processi, una tesi sostenuta da Claudio Rorato, direttore dell’Osservatorio del Politecnico. “Solo così sarà possibile sfruttare le potenzialità che si generano grazie al passaggio da una gestione per documenti a una gestione per flussi di dati e dalla dematerializzazione di un documento alla digitalizzazione dell’intero ciclo ordine-pagamento. I benefici di questo passaggio sono evidenti: con l’introduzione della sola fattura elettronica strutturata si possono risparmiare tra i 5,5 e gli 8,2 euro ogni fattura, mentre con la digitalizzazione dell’intero ciclo dell’ordine tra 25 e 65 euro ogni ciclo”. I benefici dipendono fortemente dai volumi di documenti in gioco, minori nel caso delle aziende di minori dimensioni. L’Osservatorio ha stimato che il beneficio derivante dal passaggio alla fatturazione elettronica oscilla tra i 7,5 e gli 11,5 euro per fattura per coloro che emettono almeno 3 mila fatture all’anno, mentre è tra gli 1,8 e i 3,7 euro a fattura per le aziende che hanno volumi inferiori.