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Attualità

Mario Draghi: è una nuova crisi o prosegue quella di 12 anni fa?

La domande più frequenti chegli economisti e i politici mondiali in questo momento difficilissimo per il sistema mondo si pongono sono essenzialmente due. Come l’economia riuscirà a fronteggiare l’emergenza Covid? C’è una nuova crisi in atto o è solo il prosieguo della precedente originata dodici anni fa?Su queste tematiche è intervenuto Mario Draghi il 18 Agosto all’inaugurazione del Meeting 2020 a Rimini.

Partiamo dalla crisi di dodicianni fa.

La crisi di dodici anni fa ha determinato una grande recessione economica, a causa dello scoppio dellabolla immobiliare negli Stati Uniti originata dal fallimento della LehmanBrothers. Una grave crisi finanziaria che si è propagata anche in Europa,con le conseguenze dell’aumento del prezzo del petrolio, della crisi alimentaremondiale, della crisi creditizia, del crollo della fiducia dei mercatiborsistici.

Cosa succede oggi?

A partire da Marzo 2020 sonoevidenti gli effetti della Pandemia Mondiale che ha creato una crisisanitaria prima ed economica poi. Tale crisi ha colpito tantissimi Stati nelmondo, nei confronti del propagarsi del virus la scelta di quasi tutti gliStati è stata quella di adottare politiche di lock-down e distanziamento sociale. Ciò ha determinato incertezza, disoccupazione, decrescita deiconsumi e degli investimenti. Il mondo del lavoro è cambiato, direzionandosiverso lo smart-working con ricaduta sul capitalo umano.

Come sono intervenuti igoverni?

I governi sono intervenutiper lo più con politiche di sostegno alle categorie più deboli tra cui i giovani, ma queste politiche avranno un termine.

Come si farà ripartire l’economia prima dell’arrivo del vaccino e anche successivamente?

Le politiche dei governi sonostate messe a confronto con le politiche dei periodi bellici, in particolare con il differimento o la sospensione delle imposte, la mobilizzazione delsistema creditizio per concedere prestiti a privati ed aziende. Altre conseguenze di questo momento di crisi sono: abbandono delle regole che i governanti si erano date precedentemente, disorientamento e distanziamento sociale, che per una societàbasata sulle regole e la comunicazione è stato fortemente destabilizzante.

Da cosa ripartire?

Ripristino delle regole essenziali per i governanti, obiettivi a lungo termine, implementare le azioni di sostenibilità sulle industrie e le città, estendere la digitalizzazione a ogni settore, ma bisogna puntare in particolare sull’istruzione ed i giovaniche sono due categorie particolarmente colpite dalla crisi.

L’istruzione è stata sconvolta dalla Pandemia, con modelli della didattica online che spesso non sono stati affrontati in maniera corretta. I giovani già fortemente colpitidalla disoccupazione oggi lo sono ancora di più e dovranno essere più flessibili nella ricerca di competenze idonee per adattarsi al mondo del lavoro rispetto a prima. Questa flessibilità da parte dei giovani richiede che ci siano da parte dei governanti le riforme idonee ad adattarsi al cambiamento del mondo del lavoro.