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Lifestyle

L’auto si guida (anche) col pensiero

Non solo guida autonoma: il brand giapponese lavora a un futuro in cui stare al volante sarà ancora più piacevole

È qualcosa che tutte le più grandi case automobilistiche ripetono da tempo: i veicoli del futuro saranno sempre più connessi, tra loro, ai nostri smartphone, alle nostre case… e al nostro cervello. La tecnologia Brain-to-Vehicle (B2V) svelata da Nissan al recente Consumer Electronic Show di Las Vegas è una novità assoluta del settore, pensata non per renderci dei semplici passeggeri delle nostre auto (almeno, non per il momento), ma per esaltare la guida, rendendola un’esperienza ancora più piacevole.

Tramite un apposito dispositivo da indossare sul capo, la tecnologia B2V legge i segnali inviati dal cervello per sincronizzare la guida autonoma con le mosse di chi sta al volante – come una svolta o una brusca frenata – riducendo i tempi di reazione e migliorando la guida manuale anche nei tragitti più impegnativi.