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Antonio Percassi, alla scoperta di un visionario

Cosmetica, real estate, outlet, Victoria’s Secret e Vergelio: la personalità poliedrica dell’imprenditore non conosce confini. E vince anche con l’Atalanta, il suo primo amore

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Antonio Percassi, anatomia di un visionario. L’uomo che porta in Italia i migliori marchi internazionali, stravolge il mondo della cosmetica e vince anche nel calcio con l’Atalanta. Troppi campi per una persona sola? Non per Percassi, nato a Clusone nel 1953. Ultimo di una famiglia di 6 figli, esordisce a soli 17 anni nella squadra di calcio dell’Atalanta, iniziando così una carriera sportiva che concluderà all’età di 23 anni. Voleva andare in Nazionale, e invece diventa imprenditore.

Antonio Percassi, biografia di un visionario

La biografia di Antonio Percassi cambia per sempre nel 1976, dopo l’incontro con Luciano Benetton. Un anno dopo, apre il suo primo store a marchio Benetton. E’ l’inizio dell’attività di Antonio Percassi nel settore retail nonché di una collaborazione trentennale con la famiglia di Ponzano Veneto, che negli anni lo porterà alla gestione di numerosissimi store, in Italia e nel mondo, dei brands United Colors, Zerododici, Sisley e Playlife.

Da Benetton a Ortega

La collaborazione con Benetton è solo la prima importante partnership di successo per la crescita di Percassi, cui seguirà quella importantissima con Inditex. La joint venture con il gruppo guidato da Amancio Ortega porta nel 2001 in Italia il marchio Zara che inaugura il primo megastore a Milano. Seguiranno tutti gli Zara e Zara home, oltre agli altri brand del gruppo Inditex: Massimo Dutti, Oysho, Pull and Bear, Bershka, Stradivarius. Tra le altre storiche collaborazioni di Antonio Percassi nell’ambito del retail development si annoverano quelle con i brands Swatch, Nike, Levi’s, Calvin Klein, Guess e Tommy Hilfiger, oltre che quelle nell’ambito dei brands di lusso Gucci, Ferrari e Ralph Lauren.

L’approdo alla cosmetica coinvolge la famiglia

Antonio Percassi non si ferma mai. Così dopo avere sviluppato e gestito importantissimi brand a livello internazionale, l’imprenditore bergamasco decide di puntare sulla creazione di marchi propri. Da una sua intuizione, poi concretamente attuata dal figlio Stefano, nasce così nel 1997 Kiko Milano.

Nel settore della cosmetica, Percassi è presente anche con i marchi propri Madina, recentemente acquisito con l’obiettivo di creare un nuovo modo di vivere il colore nel make-up e nello skin care femminile e Womo, nuova scommessa per un brand interamente dedicato all’uomo. Sempre in ambito maschile, Antonio Percassi ha avviato nel 2007 una partnership con Flavio Briatore per il marchio di abbigliamento Billionaire Italian Couture, linea sartoriale di lusso.

Stefano è a.d. anche di quest’ultima società, mentre altri quattro dei sei figli del fondatore della holding Odissea srl sono impegnati a vario titolo nelle aziende del gruppo. Matteo e Luca sono impegnati nello sviluppo dei grandi progetti nel settore Real Estate (Luca è anche amministratore delegato di Atalanta Bergamasca Calcio), Giuliana e Federica collaborano per le attività Retail delle società della holding. A gennaio 2013 è arrivato l’ultimogenito Michael.

Orio Center e gli altri outlet

Il filo rosso nella biografia di Antonio Percassi è il legame tra le attività di retail development e quelle in ambito immobiliare. Si tratta di uno strategico e unico connubio di esperienze che ha portato allo sviluppo, realizzazione e gestione di rinomati outlet e shopping mall, avvalendosi della collaborazione di importanti players internazionali. Oltre al celebre l’Orio Center di Orio al Serio (Bg), bisogna ricordare anche l’Antegnate Shopping Center (Bg), il Franciacorta Outlet Village di Rodengo Saiano (Bs), il Valdichiana Outlet Village di Foiano (Ar), il Sicilia Outlet Village di Agira (En).

Tra i progetti in corso di realizzazione si evidenziano: il Centro Commerciale Westfield Milano nel Comune di Segrate (Mi) alle porte di Milano, che sarà il centro commerciale più grande d’Europa; il previsto recupero delle Terme di S. Pellegrino per il rilancio della rinomata località termale; la realizzazione del Torino Outlet Village, un outlet dedicato al lusso nel Comune di Settimo Torinese (To); e un’importante iniziativa immobiliare a carattere ricettivo, commerciale e residenziale alle porte del Grand Canyon in Arizona (USA).

L’ultima sfida di Percassi riguarda invece la recentissima acquisizione del sito industriale di Crespi d’Adda (Bg). Si tratta di un vasto complesso immobiliare che sorge su di un’area di circa 136 mila mq, edificato a partire dalla seconda metà dell’Ottocento e che costituisce la parte industriale del Villaggio Crespi d’Adda, dichiarato dall’Unesco nel 1995 Patrimonio dell’Umanità. Nel complesso industriale, dismesso da più di dodici anni, Antonio Percassi concentrerà la sede di tutte le sue attività.

Nel settembre 2009 Antonio Percassi è stato insignito della laurea “Honoris Causa” in Ingegneria Edile dall’Università degli studi di Bergamo, mentre con la sua holding Odissea possiede anche il 3,9% di Alitalia dal 2014.

Il ritorno al calcio con l’Atalanta e le ultime avventure

Il nome di Antonio Percassi torna a legarsi con il calcio e all’Atalanta. Dopo essere stato presidente della squadra dei miracoli tra la fine del 1990 e l’inizio del 1994, Percassi è tornato al timone della società nel 2010. L’Atalanta l’anno scorso ha raggiunto la qualificazione all’Europa League con Gian Piero Gasperini in panchina. Ieri con lo strepitoso 5-1 in casa dell’Everton – la vittoria più larga di una squadra italiana in Inghilterra – la Dea ha conquistato il passaggio ai 16esimi di finale della coppa.

Il vulcanico spirito di Percassi negli ultimi anni ha portato tante novità nel nostro Paese, marchi molto amati all’estero che non avevano trovato il partner giusto per sbarcare nella Penisola. Parliamo di Victoria’s Secret, Lego, Starbucks (che aprirà a Milano) e Wagamama. Nel 2015, invece, ha acquistato direttamente l’azienda di calzature Vergelio.

Credits Images:

Antonio Percassi nelle vesti che ama di più, quelle di presidente dell'Atalanta © Getty Images